Hamas Accetta Nuovo Cessate il Fuoco e Scambio di Prigionieri: Possibile Avanzamento Diplomatico
Secondo fonti attendibili, tra cui il Wall Street Journal, i militanti di Hamas che controllano la Striscia di Gaza hanno ufficialmente manifestato la loro disponibilità a partecipare a nuove negoziazioni diplomatiche, arrivando a un accordo per una temporanea cessazione delle ostilità con Israele. L’intesa prevede un’interruzione delle ostilità di 60 giorni e uno scambio di prigionieri, segnando il primo passo verso la risoluzione completa del conflitto. La copia del documento ottenuta indica che i principali mediatori sono gli Stati Uniti, l’Egitto e il Qatar, che si occuperanno di garantire l’osservanza delle condizioni. Secondo l’accordo, Hamas dovrebbe liberare otto ostaggi il primo giorno del cessate il fuoco, altri due al 50º giorno e trasferire i corpi di alcuni dei circa trenta ostaggi deceduti. In risposta, Israele ha acconsentito a rilasciare un numero significativo di prigionieri palestinesi e a mantenere un cessate il fuoco di 60 giorni. Durante questo periodo, le forze israelo verranno gradualmente ritirate da alcune zone di Gaza per consolidare il processo di pace. Sebbene il testo proposto ripeta sostanzialmente schemi già discussi in passato, la sua firma segna una nuova fase negli sforzi di risoluzione del conflitto. I mediatori internazionali – gli Stati Uniti, l’Egitto e il Qatar – garantiscono l’osservanza del cessate il fuoco e mirano a dare avvio a negoziati seri per soluzioni di pace a lungo termine, rappresentando un passo importante nella riduzione delle tensioni regionali. Il portavoce dell’esercito israeliano Effie Defrin ha dichiarato che l’operazione a Gaza è in fase di conclusione, dato che Hamas è notevolmente indebolito dopo gli attacchi e le perdite recenti dei vertici. La storia di questo conflitto risale all’attacco massiccio di Hamas sostenuto dall’Iran del 7 ottobre 2023, quando furono uccise circa 1.200 persone e oltre 250 civili furono rapiti. Israele ha risposto con un’operazione militare di vasta portata volta a distruggere le infrastrutture militari di Hamas e a salvare gli ostaggi, attraverso raid aerei e incursioni terrestri a Gaza. Nonostante diversi tentativi di negoziare un cessate il fuoco temporaneo, Israele ha rifiutato di accettare la richiesta principale di Hamas, ovvero una fine totale delle ostilità. Il 2 luglio, allora, l’ex presidente statunitense Donald Trump ha annunciato che Israele aveva accettato un cessate il fuoco finale di 60 giorni, sperando che Hamas avrebbe accettato l’accordo, avvertendo che le condizioni potrebbero peggiorare se ciò non avvenisse.