Attacchi russi sulla regione di Dnipropetrovsk: droni, artiglieria e danni civili
Nella notte di sabato 5 luglio, la regione di Dnipropetrovsk è diventata teatro di un’intensa serie di attacchi condotti dalle forze russe, che hanno utilizzato sia droni che artiglieria. Gli attacchi hanno provocato danni ingenti all’infrastruttura civile e numerosi feriti tra i civili. Secondo quanto riferito dal capo della amministrazione regionale, Serhiy Lysak, i sistemi di difesa antiaerea sono riusciti a intercettare oltre cinque droni nemici che sorvolavano la regione; tuttavia, i detriti di alcuni sono caduti, causando feriti e danni materiali. Due donne e un uomo sono rimasti feriti e stanno attualmente ricevendo cure ambulatoriali. Le attacchi hanno causato anche la distruzione di cinque case estive e danni a diverse abitazioni private e infrastrutture civili, tra cui aziende agricole, negozi di parrucchiere e veicoli. Particolarmente colpito è stato il distretto di Dnipro, dove i detriti sono caduti causando ferite a tre persone e danneggiando vari oggetti civili, tra cui fattorie, abitazioni, un salone di parrucchiere e veicoli. La situazione nel distretto di Nikopol è altrettanto critica, con attacchi mirati alla città principale e alle comunità di Miriivska, Marganetska e Pokrovsk. In quest'area, un uomo è rimasto ferito e sta ricevendo cure in modo ambulatoriale, mentre vari edifici e infrastrutture sono stati danneggiati. Un’altra area colpita è il distretto di Synelnykove, dove i droni hanno causato incendi e danni significativi ai terreni agricoli e ai veicoli. I campi di grano sono stati incendiati dagli impatti, aggravando ulteriormente la devastazione. Questi eventi testimoniano ancora una volta che le truppe russe mirano a massimizzare la distruzione delle infrastrutture civili e a seminare paura tra la popolazione locale, cercando di indebolire la stabilità della regione.