Recupero completo di Kyiv dopo l’attacco con missili: incendi spenti e operazioni di soccorso sospese
A Kyiv, in seguito a notizie di un nuovo massiccio attacco condotto dalle forze russe, le ampie operazioni di soccorso e spegnimento degli incendi, iniziate nella sera del 3 luglio e proseguite nelle prime ore del 4 luglio, sono state portate a termine con successo. Secondo il Servizio di Emergenza Statale (SES), entro le ore 20:00 dello stesso giorno, tutti gli incendi causati dai bombardamenti erano stati domati, e le attività di soccorso urgente sono state temporaneamente sospese con l’intenzione di riprenderle sabato mattina. Attualmente i vigili del fuoco hanno completato la rimozione delle macerie in uno dei siti colpiti, mentre proseguono le operazioni di monitoraggio della sicurezza. Sono state evacuate oltre 1.280 tonnellate di detriti, inclusi resti di costruzioni e rifiuti prodotti dalla distruzione. Questo attacco si è rivelato un’altra ondata massiccia di missili russi contro la capitale ucraina, avvenuta pochi giorni prima del 4 luglio. I dati preliminari indicano che tra le 18:00 e le 20:00 del 3 luglio, le forze russe hanno lanciato circa 550 unità di attacco aereo su tutto il territorio ucraino. Di queste, sono state neutralizzate 478 target, ma si sono verificati impatti in otto località diverse e detriti sono caduti in 33 punti. A seguito di questi attacchi, 26 civili sono rimasti feriti, tra cui un bambino, e sfortunatamente una persona ha perso la vita. Le squadre di emergenza continuano a lavorare in stato di massima allerta per garantire la sicurezza e facilitare la ricostruzione dopo questa nuova ondata di bombardamenti, che si conferma come una delle più intense e persistenti sfide per la sicurezza di Kyiv e la resistenza del paese contro l’aggressione incessante.