Amazon si prepara a massicci licenziamenti grazie ai progressi dell’IA e dell’automazione
Secondo Bloomberg, uno dei più grandi rivenditori online al mondo — Amazon — ha annunciato l’intenzione di licenziare decine di migliaia di dipendenti nelle prossime settimane.
Questa mossa risponde all’accelerazione nello sviluppo delle tecnologie di intelligenza artificiale (IA) e all’aumento dell’automazione nei processi lavorativi.
Si stima che fino a 30.000 posti di lavoro, distribuiti tra vari reparti come logistica, sistemi di pagamento, videogiochi e servizi cloud, possano essere coinvolti.
Si tratta del più grande licenziamento di massa dagli ultimi fine del 2022 e inizio 2023, quando più di 27.000 lavoratori furono licenziati durante una fase di riduzione dei costi, derivante dalla rapida espansione durante la pandemia.
Il CEO di Amazon, Andy Jassy, ha più volte lasciato intendere che un ridimensionamento del personale sarà inevitabile a causa dell’automatizzazione crescente.
A giugno ha sottolineato che l’impiego di IA permetterà di svolgere compiti tradizionalmente affidati agli umani, contribuendo a ottimizzare i costi e migliorare l’efficienza complessiva.
Le fonti interne rivelano che Amazon sta attivamente automatizzando ulteriori processi attraverso l’integrazione dell’IA e il deployment di nuove tecnologie per rendere le operazioni più efficienti.
Attualmente, l’azienda impiega circa 1,55 milioni di persone, principalmente nei magazzini, mentre lo staff aziendale conta circa 350.000 lavoratori.
Amazon investe anche molto nella robotica, sviluppando e testando robot capaci di percepire gli oggetti al tatto nei suoi magazzini.
Nei prossimi anni, l’azienda intende sviluppare robot più simili agli esseri umani, con l’obiettivo di aumentare ulteriormente l’automazione produttiva e ridurre così la dipendenza dalla manodopera umana.
