Le guerre dell’informazione del futuro: la battaglia per la coscienza umana nell’era digitale
Gli esperti avvertono che nel XXI secolo, la crisi della sicurezza informatica si intensificherà, portando a un nuovo livello di conflitto, in cui il campo principale sarà la coscienza umana.
I rapidi progressi tecnologici indicano che le future guerre non saranno più limitate a attacchi cibernetici o combattimenti fisici.
Al contrario, gli analisti prevedono che i mondi virtuali diventeranno il nuovo scenario di battaglia, dove attori malintenzionati useranno intelligenza artificiale e tecnologie digitali per manipolare, destabilizzare psicologicamente e diffondere disinformazione.
Secondo Oleksii Kostenko, responsabile del laboratorio di Tecnologie Immersive e Diritto presso l’Accademia Nazionale delle Scienze Giuridiche dell’Ucraina, la guerra digitale avrà come obiettivi non solo la distruzione delle infrastrutture, ma anche l’erosione della fiducia sociale e dell’identità attraverso contenuti sintetici, messaggi personalizzati e manipolazioni psicologiche.
Egli sottolinea che i conflitti futuri si manifesteranno come attacchi mirati sugli aspetti emotivi e mentali, rendendoli particolarmente pericolosi.
Allo stesso tempo, l’esperto evidenzia la necessità urgente di sviluppare nuove norme internazionali e standard per regolare l’uso dell’intelligenza artificiale nelle guerre dell’informazione, al fine di prevenire manipolazioni di massa e proteggere l’umanità da nuove forme di aggressione digitale.
