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Intelligenza artificiale e rischi per la privacy: realtà attuali e sfide future

Chas Pravdy - 19 Ottobre 2025 11:30

Nell’epoca moderna, l’intelligenza artificiale (IA) si è evoluta al di là del semplice strumento di automazione e comodità, diventando anche una potenziale minaccia alla privacy e alla sicurezza dei dati personali.

Gli esperti sottolineano che queste tecnologie avanzate sono in grado di creare copie digitali degli individui, basandosi sui dati raccolti dai dispositivi connessi a internet, che trasmettono costantemente informazioni.

Oleksiy Kostenko, responsabile del laboratorio di tecnologie immersive e diritto presso l’Accademia Nazionale delle Scienze dell’Ucraina, afferma che attualmente nel mondo ci sono oltre 60-70 miliardi di dispositivi, tra cui computer, smartphone, sensori e telecamere, che inviano dati in modo continuo.

Purtroppo, molti di questi dispositivi sono protetti da password deboli o non hanno adeguate misure di sicurezza, rendendoli vulnerabili a perdite di dati.

Grazie a queste tecnologie, è possibile creare copie digitali che imitano nel 85-90% le reazioni e i modelli di pensiero di una persona.

In futuro, da queste copie si potrebbero sviluppare modelli sociali completi, capaci di prevedere esiti elettorali, tendenze economiche, comportamenti di mercato e reazioni delle persone a notizie o prodotti.

Kostenko avverte che non è noto se in Ucraina esistano già centri di simulazione digitale, mentre all’estero sono ben consolidati.

Ciò solleva importanti interrogativi sulla tutela della privacy, l’etica e la sicurezza nell’uso di queste tecnologie emergenti, spesso prive di adeguate regolamentazioni.

In definitiva, l’intelligenza artificiale offre grandi opportunità di progresso civile, ma comporta anche sfide significative per la tutela dei diritti individuali e della democrazia nell’era digitale.

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