La rivoluzione quantistica è nelle mani dei giovani»: dichiarazione del premio Nobel John Martini
In un mondo in rapido cambiamento, guidato dall’innovazione scientifica e tecnologica, la rivoluzione quantistica sta acquisendo sempre più importanza grazie ai contributi di scienziati come il Nobel per la fisica John Martini.
Questo stimato fisico è convinto che il futuro di questa rivoluzione sia nelle mani delle nuove generazioni di ricercatori, capaci di aprire nuove frontiere nelle tecnologie quantistiche.
Durante un’intervista a Euronews, ha discusso dello stato attuale della ricerca, delle sfide del settore e del ruolo cruciale dei giovani nello sviluppo di innovazioni rivoluzionarie.
Martini, pioniere nel campo del calcolo quantistico e protagonista di uno degli esperimenti più celebri di Google sulla “supremazia quantistica”, sottolinea che i computer quantistici moderni sono ormai in grado di svolgere calcoli in pochi secondi, mentre per i computer tradizionali ci vorrebbero migliaia di anni.
Il percorso fino a questo traguardo è stato lungo e complesso, risalendo agli anni ’80.
“Oggi possiamo realizzare computer quantistici abbastanza potenti da eseguire calcoli complessi, avviare algoritmi semplici e comprendere come funzionano,” afferma.
Inoltre, insiste sull’importanza dei giovani in questa rivoluzione tecnologica, sottolineando che la collaborazione tra fisici, ingegneri, programmatori e scienziati dei materiali è fondamentale.
Tuttavia, uno degli ostacoli principali è la mancanza di trasparenza nel settore privato, che domina la maggior parte delle attività di ricerca attuali e che può rallentare il progresso.
“Le aziende spesso non condividono le proprie conoscenze, il che può frenare l’innovazione.
Bilanciare gli interessi delle imprese con la ricerca scientifica è una sfida imprescindibile,” conclude.
Nonostante le difficoltà, Martini si mostra ottimista: “Il settore quantistico è ormai maturo e, sebbene avviare startup sia difficile per i ricercatori con esperienza, le opportunità per i giovani sono enormi.
Oggi, è possibile unirsi a team di ricerca, sviluppare algoritmi e materiali di nuova generazione, facendo un reale contributo alla scienza.” Il futuro delle tecnologie quantistiche dipende molto dalla collaborazione tra università, industrie e governi.
I ricercatori sono uniti nel credere che le menti giovani, piene di energia e di idee innovative, siano in grado di tradurre questa rivoluzione in realtà concreta, rivoluzionando campi come la medicina, l’energia e la sicurezza informatica.
Insieme ai colleghi John Clark e Michel DeVore, Martini ha ricevuto quest’anno il Nobel per la fisica per aver dimostrato che effetti quantistici come il tunneling e i livelli energetici quantizzati possono manifestarsi in sistemi macroscopici.
Questa scoperta ha confermato che fenomeni quantistici possono verificarsi anche su larga scala, purché le particelle siano in uno stato di entanglement condiviso.
Recenti studi hanno anche individuato zone elettroniche planari attive in superconducori a base di cromo, fenomeno raro precedentemente teorizzato solo a livello teorico.
Questi stati elettronici, strettamente legati alla particolare struttura reticolare del materiale, influenzano attivamente le proprietà superconduttive e magnetiche, aprendo la strada alla creazione di nuovi materiali e dispositivi quantistici pronti a rivoluzionare l’elettronica e l’informatica del futuro.
