Il Ministero degli Esteri ucraino insiste sul ritorno del cittadino ucraino fermato in Italia
L’Ucraina risponde attivamente alla situazione dell’arresto del cittadino ucraino Sergii Kuznetsov in Italia, esprimendo un sostegno inequivocabile ai suoi diritti legali e ai suoi interessi.
Il Ministero degli Esteri sottolinea il suo impegno a collaborare strettamente con le autorità italiane e tedesche nell’ambito delle indagini relative al sabotaggio dei gasdotti Nord Stream.
Secondo le autorità ufficiali, il servizio diplomatico ucraino fornisce un’assistenza consolare completa al detenuto, mantenendo anche un dialogo costante con le autorità competenti, con l’obiettivo principale di assicurare il suo rimpatrio.
Il 5 novembre, il sospettato ha dichiarato uno sciopero della fame, provocando preoccupazione nei circoli diplomatici.
In risposta, i funzionari consolari ucraini a Milano si sono incontrati con lui per valutare il suo stato di salute, le condizioni di detenzione e per ribadire il loro supporto.
Il Ministero ribadisce di continuare a difendere energicamente i diritti legali del cittadino e di lavorare affinché vengano rispettate tutte le procedure appropriate.
Inoltre, l’Ucraina sottolinea la sua disponibilità a collaborare con partner tedeschi e italiani, ma insiste che il ritorno del cittadino ucraino e il rispetto delle norme internazionali siano prioritari.
Sergii Kuznetsov è stato arrestato il 21 agosto in un hotel vicino a Rimini, su richiesta delle autorità tedesche, nell’ambito del procedimento legale internazionale riguardante le esplosioni sui gasdotti Nord Stream.
Il suo arresto è parte integrante di processi giuridici internazionali: dopo che un tribunale italiano ha ordinato la sua estradizione in Germania, la difesa ucraina ha presentato ricorso, e una decisione successiva ha annullato questo ordine, dando speranza per il suo rientro in Ucraina.
