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Zelensky esorta l’Europa ad agire decisamente sui fondi russi congelati per aumentare la pressione su Mosca

Chas Pravdy - 06 Novembre 2025 10:00

Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha lanciato un appello forte e chiaro ai governi europei e alle istituzioni diplomatiche affinché adottino una decisione strategica riguardo alla redistribuzione e all’utilizzo dei fondi russi congelati.

In un contesto segnato da attacchi missilistici notturni sempre più frequenti da parte della Russia contro le città ucraine, tra cui un recente attacco a Kamianske nella regione di Dnipro che ha quasi distrutto la stazione ferroviaria, Zelensky ha sottolineato la necessità urgente di rafforzare le pressioni attraverso sanzioni economiche e finanziarie più stringenti.

Ha indicato che le misure attuali sono insufficienti a dissuadere le azioni aggressive di Mosca e ha invitato l’Occidente — in particolare gli Stati Uniti, l’Europa e le nazioni del G7 — a intensificare le restrizioni commerciali e finanziarie, soprattutto nei settori dell’energia e delle finanze russe.

Zelensky ha evidenziato che ora è il momento di assumere decisioni politiche sul trasferimento dei fondi congelati per sostenere la difesa dell’Ucraina contro l’aggressione russa.

Ha espresso la convinzione che la volontà politica esiste, ma che ora bisogna affrontare aspetti tecnici per rendere effettivo il piano, così che queste risorse possano essere impiegate per la protezione del paese.

Inoltre, questa settimana a Bruxelles si terranno discussioni sulle soluzioni alternative al prestito riparatorio per l’Ucraina, con l’Unione Europea che valuta la redistribuzione di circa 140 miliardi di dollari di fondi congelati russi.

Tuttavia, il Belgio, che detiene parte di questi fondi nelle sue banche, ha bloccato la decisione lo scorso ottobre per timore di essere obbligato a restituire miliardi di euro a Mosca nel caso di azioni legali.

Questa posizione rischia di minare la fiducia nel sostegno finanziario internazionale all’Ucraina, incluso il supporto del FMI, e può complicare la ripresa economica e l’assistenza militare al paese.

Gli esperti sottolineano che convertire questi fondi congelati in risorse utilizzabili per riparazioni o sostegno diretto all’Ucraina, sebbene complesso, è una strategia indispensabile per ripensare le sanzioni e le politiche di finanziamento in questa fase della crisi geopolitica.

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