Putin non parteciperà al Vertice G20: dichiarazioni ufficiali e implicazioni politiche
Si prevedeva che il presidente russo Vladimir Putin avrebbe partecipato al vertice G20 previsto per la fine di novembre in Sudafrica.
Tuttavia, gli sviluppi recenti indicano il contrario: il Cremlino ha confermato ufficialmente che lui, il leader russo, non guiderà la delegazione russa a questa importante riunione internazionale.
Al suo posto, la delega sarà guidata dal vice capo dell’amministrazione presidenziale, Maksim Oreshkin, accompagnato da diversi funzionari di basso livello, tra cui Agafonov D., capo dell’Ufficio degli Esperti, il suo vice e rappresentanti dei ministeri degli Esteri e delle Finanze — Pankin A.
e Chebeskov I.
È importante sottolineare che lo scorso anno, la Russia era rappresentata al summit dal ministro degli Esteri Sergei Lavrov, ma questa volta non sarà presente nella delegazione.
Questa decisione solleva interrogativi nella comunità internazionale, poiché l’assenza di un alto rappresentante del Cremlino potrebbe riflettere nuove considerazioni politiche interne o strategiche.
Nel frattempo, Mosca e i suoi funzionari continuano a difendere la loro posizione sulla guerra e sulla sicurezza internazionale, con Lavrov che recentemente ha esteso la sua retorica sul conflitto Russia-NATO, sottolineando l’importanza di questo forum mondiale.
Dall’altra parte, l’Ucraina rimane impegnata nel dialogo, anche se il primo vice ministro degli Esteri, Serhiy Kyslytsa, ha avvertito che il formato delle trattative tecniche tra Kiev e Mosca si è esaurito.
Non sembrano più essere in grado di portare risultati sostanziali, poiché la delegazione russa svolge attualmente il ruolo di ultimatum piuttosto che di dialogo costruttivo.
Questa situazione mette in evidenza la complessità del panorama diplomatico e le potenziali difficoltà nel raggiungere la pace nel prossimo futuro.
