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L’armata israeliana inizia il ritiro dei veicoli cinesi per motivi di sicurezza

Chas Pravdy - 03 Novembre 2025 15:31

Secondo una direttiva del capo di stato maggiore delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), l’esercito israeliano ha avviato il processo di ritiro dei veicoli di produzione cinese tra i propri ufficiali.

La decisione è stata presa dopo che le agenzie di sicurezza hanno identificato una potenziale minaccia di fuga di informazioni o spionaggio attraverso i sistemi elettronici installati in questi veicoli.

Fonti di sicurezza spiegano che molti di questi mezzi sono dotati di telecamere, microfoni, sensori e dispositivi di connettività che inviano dati a server esterni, spesso senza la consapevolezza o il pieno controllo dell’utente.

Il processo di ritiro avverrà gradualmente: inizialmente, verranno confiscati i veicoli dei ufficiali con ruoli legati a segreti di stato o che hanno accesso a informazioni riservate, per poi estendersi a tutti gli ufficiali entro la fine del primo trimestre del 2026.

Si stima che circa 700 veicoli saranno coinvolti, principalmente modelli come CHERY, usati in passato da ufficiali con grandi famiglie.

Gli analisti sottolineano che questa mossa si inserisce in una tendenza globale, dato che paesi come gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno già vietato l’uso di automobili cinesi in aree ad alta segretezza per proteggere informazioni sensibili.

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