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Ucraina e il mondo: reazioni all’allentamento delle sanzioni contro la Russia e prospettive future

Chas Pravdy - 01 Novembre 2025 00:40

Il Ministro degli Esteri dell’Ucraina, Andriy Sybiga, ha riassunto i progressi diplomatici ucraini nella lotta alle sanzioni contro la Federazione Russa, evidenziando avanzamenti significativi in due aree chiave e riconoscendo alcune difficoltà nel limitare l’ambiente di Vladimir Putin.

Secondo Sybiga, le strutture diplomatiche ucraine stanno già lavorando attivamente alla preparazione del ventesimo pacchetto di sanzioni, con l’obiettivo di accrescere la pressione economica sulla Russia.

Ha sottolineato che l’Ucraina ha una chiara visione delle priorità e lavora in stretta collaborazione con partner internazionali per garantire la massima efficacia.

Gli obiettivi principali di queste sanzioni sono bloccare l’accesso delle aziende russe a tecnologie all’avanguardia, in particolare militari, ridurre il finanziamento delle forze armate russe e imporre restrizioni al regime, inclusa l’entourage di Putin.

Mentre in due di queste aree si sono fatti grandi progressi, sul terzo fronte si registra un certo regresso: alcuni paesi europei cercano di escludere alcuni oligarchi russi dalle liste di sanzioni.

L’Ucraina insiste sulla necessità di mantenere sanzioni contro le grandi imprese coinvolte nel sostegno alla macchina militare russa.

Gli esperti stimano che l’effetto economico del 19° pacchetto di sanzioni potrebbe arrivare fino a 20 miliardi di dollari, aumentando così la pressione sulla Russia.

Inoltre, le autorità ucraine monitorano attentamente gli scambi commerciali con i paesi dell’Asia centrale, in particolare riguardo alle evasioni delle sanzioni attraverso la re-esportazione di prodotti a doppio uso, e prevedono di rafforzare i controlli in questo settore.

Il ministro ha sottolineato che, sebbene le importazioni dalla Russia nell’UE siano diminuite dall’inizio dell’invasione su vasta scala, sono ancora in corso, e l’Ucraina sta considerando di introdurre tariffe aggiuntive qualora le sanzioni non siano pienamente rispettate.

Nonostante le ostilità, i paesi dell’UE rimangono uno dei principali partner commerciali della Russia, il che crea ulteriori sfide per l’attuazione di sanzioni più ampie e ha implicazioni più generali sull’economia globale.

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