Trump rifiuta la richiesta di Orbán di revocare le sanzioni sul petrolio russo: una svolta nelle relazioni diplomatiche tra USA e Ungheria
In un’inaspettata svolta diplomatica, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha deciso di respingere fermamente la richiesta del premier ungherese Viktor Orbán di revocare o allentare le sanzioni imposte alle compagnie petrolifere russe.
Durante una conversazione a bordo di Air Force One, i giornalisti hanno chiesto quale fosse la posizione di Trump rispetto alla volontà di Orbán di chiedere un’esenzione.
Trump ha risposto in modo breve e deciso: «Ha chiesto un’esenzione [dalle sanzioni statunitensi].
Non l’abbiamo concessa, ma lui è mio amico.» Questa decisione sigilla la strada a eventuali cambiamenti nelle politiche energetiche e riduce la pressione sull’industria petrolifera russa attraverso le sanzioni americane.
Nel frattempo, in seguito al rafforzarsi delle sanzioni contro la Russia, tra cui misure contro Rosneft e Lukoil, l’Ungheria si sta preparando a un possibile shortage di carburante.
Gergely Gulyás, inviato del primo ministro ungherese, ha annunciato che l’8 novembre Orbán incontrerà a Washington il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per discutere di possibili incontri tra i leader di USA e Russia finalizzati a raggiungere la pace in Ucraina e per negoziare eventuali esenzioni dalle sanzioni energetiche statunitensi.
