L’ONU di fronte a una carenza di finanziamenti: l’assistenza umanitaria all’Ucraina a rischio nel 2025
L’Organizzazione delle Nazioni Unite si trova attualmente ad affrontare una grave crisi di finanziamento, che potrebbe avere ripercussioni sulla vita di milioni di ucraini già l’anno prossimo.
Secondo Matthias Schmalé, coordinatore delle emergenze dell’ONU per l’Ucraina, l’organizzazione e i suoi partner disporranno di meno della metà dei fondi necessari per garantire l’assistenza umanitaria nel 2025.
Le stime indicano che il fabbisogno di finanziamenti supera un milione di dollari, ma quest’anno i donatori hanno contribuito solo per circa il 44% della somma totale, cioè circa 1,15 miliardi di dollari.
Questa carenza di risorse mette a rischio programmi fondamentali, inclusi quelli di sostegno ai rifugiati interni e alle regioni colpite dagli attacchi russi.
Nel frattempo, i continui massicci bombardamenti russi devastano le infrastrutture ucraine, paralizzando l’energia, le forniture di acqua e riscaldamento in diverse aree, aggravando la crisi umanitaria in vista dell’inverno.
In particolare, nella città di Shostka, nella regione di Sumy, quasi 40.000 abitanti sono rimasti senza elettricità per tutto ottobre a causa dei danni alle reti di distribuzione a seguito degli attacchi russi.
L’ONU avverte che a causa della drastica mancanza di fondi, molti programmi di sostegno alle persone sfollate sono già stati chiusi, complicando ulteriormente la vita di chi ha perso la propria casa.
L’anno scorso, ad esempio, fu sospesa l’Operazione mondiale di aiuti alimentari dell’ONU, che aveva fornito assistenza mensile a oltre 390.000 ucraini in nove regioni — Chernihiv, Dnipropetrovsk, Donetsk, Kharkiv, Kherson, Luhansk, Mykolaiv, Zaporizhzhia e Sumy.
Durante la sua attività, il programma ha distribuito oltre 5 miliardi di hryvnia in aiuti, prevalentemente a pensionati, persone con disabilità e soggetti con redditi bassi, vittime delle conseguenze della guerra.
