Il rifiuto di rifornimento in Spagna per il presidente colombiano a causa delle sanzioni statunitensi
                                                Questa settimana, il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha intrapreso un tour diplomatico in Medio Oriente.
Tuttavia, un imprevisto verificatosi a Madrid ha complicato il suo viaggio.
Durante una fermata all’aeroporto di Barajas per il rifornimento di carburante, l’aereo presidenziale è stato improvvisamente rifiutato dalle compagnie di carburante locali, a causa delle preoccupazioni di violare le sanzioni statunitensi.
Queste sanzioni, imposte dagli Stati Uniti, coinvolgono molte aziende e aeromobili stranieri legati a paesi soggetti a embargo, facendo sì che i fornitori locali siano estremamente cauti.
Come conseguenza, il volo ha dovuto cambiare rotta e cercare soluzioni alternative per il rifornimento di carburante.
Alla fine, grazie all’intervento del governo spagnolo, l’aereo è stato autorizzato a rifornirsi presso una base militare, consentendo così di proseguire la missione.
Le autorità colombiane hanno condannato con fermezza l’accaduto, definendolo ‘inaccettabile’ e una minaccia per la sicurezza della delegazione.
Inoltre, la settimana scorsa, Petro è stato incluso nella lista delle sanzioni OFAC del governo degli Stati Uniti, accusato di essere coinvolto nel traffico di droga, in particolare nella produzione di cocaina e nel supporto a organizzazioni narcoterroriste.
Petro ha negato con forza queste accuse.
Accanto a lui, sono stati inseriti nella lista anche sua moglie Verónica Alcoser, il figlio maggiore Nicolás Petro Burgos e il ministro degli Interni, Armando Benedetti.
Il governo colombiano ha risposto definendo questa inclusione un ‘atto offensivo’ che offende l’onore e la dignità del paese, dichiarando inoltre di aver temporaneamente richiamato l’ambasciatore colombiano negli Stati Uniti per consultazioni.
