L’UE acquista ancora più gas russo della Cina: chi è il maggiore consumatore?
La settimana scorsa, l’attenzione globale è stata nuovamente centrata sulla dipendenza energetica dell’Unione Europea dal petrolio e dal gas russi.
Nonostante le affermazioni ripetute sulla volontà di ridurre questa dipendenza, nuovi dati mostrano che i paesi dell’UE continuano ad acquistare significativamente più gas russo rispetto alla Cina, mettendo in discussione le politiche ufficiali.
Secondo gli analisti, tra gennaio e settembre di quest’anno, l’UE ha importato quasi la metà di tutte le esportazioni di GNL russe, mentre la Cina ha ricevuto solo il 22%.
Questo indica che le nazioni europee rimangono tra i principali consumatori delle risorse energetiche russe, nonostante le sanzioni aperte e i piani di smarcamento progressivo.
Notabilmente, Ungheria e Slovacchia sono stati i maggiori importatori all’interno dell’UE, acquistando circa 600 milioni di euro di gas russo lo scorso mese.
Sebbene i ricavi delle aziende russe siano diminuiti a causa della riduzione dei volumi di acquisto, Mosca può ancora finanziare le proprie attività militari.
Gli esperti avvertono che, se i mercati europei e asiatici si restringeranno ulteriormente, la Russia potrebbe perdere circa 7,4 miliardi di dollari di entrate mensili, compromettendo seriamente il suo bilancio militare e l’economia generale.
Nonostante le aspettative di una riduzione graduale delle importazioni nei prossimi anni, questi mercati restano aperti alle forniture energetiche russe, ponendo una sfida alle future strategie di sanzioni.
