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L’Europa si prepara ai eventi solari distruttivi: simulazioni di clima spaziale su larga scala per prevenire una crisi globale

Chas Pravdy - 27 Ottobre 2025 04:36

L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha condotto una delle sessioni di addestramento più estese della sua storia, mirata a mettere alla prova la resilienza dei satelliti e dei sistemi di comunicazione di fronte a una tempesta solare potente e potenzialmente distruttiva.

La simulazione su larga scala si è svolta al centro di controllo delle missioni di Darmstadt, in Germania, con l’obiettivo di valutare come i dispositivi spaziali più moderni possano reagire e resistere a scenari comparabili all’Evento Carrington del 1859, noto come uno dei più intensi di sempre.

Gli esperti avvertono che, se si dovesse verificare una ricaduta di tale portata, nessun satellite o veicolo spaziale rimarrebbe indemne o funzionerebbe senza gravi malfunzionamenti.

La preparazione è parte di una strategia più ampia in vista del lancio del nuovo satellite Sentinel-1D, programmato per novembre, che permetterà di testare la sua resistenza alle avversità causate dal clima spaziale.

La simulazione ha rivelato che le conseguenze peggiori di una intensa attività solare comprendono interruzioni nelle comunicazioni radio, malfunzionamenti nei sistemi di navigazione, perdita di dati e una drastica riduzione della vita operativa dei satelliti.

La minaccia più grande è stata una esplosione solare di classe X, che in pochi minuti avrebbe raggiunto la Terra, causando interruzioni nelle comunicazioni e nei sistemi radar.

Successivamente, sono arrivati flussi di protoni, elettroni e particelle alpha ad alta energia che hanno impattato sui satelliti in orbita, provocando anomalie nelle letture e danni ai componenti.

Circa 15 ore dopo, un’energica eruzione di massa coronale (CME) ha colpito il campo magnetico terrestre, portando a un’estesa espansione della parte superiore dell’atmosfera e a un aumento del drag dei satelliti fino al 400%, influenzando le orbite e incrementando il rischio di collisioni.

Gli esperti sottolineano come una tempesta solare di grande potenza possa portare alla distruzione o a gravi danni di qualsiasi veicolo spaziale, in particolare di quelli in orbita bassa, e precisano che, sebbene la nostra atmosfera e il campo magnetico offrano un certo livello di protezione, non sono sufficienti di fronte a eventi di tale portata.

La comunità scientifica insiste sulla necessità di prepararsi seriamente, riconoscendo che tali eventi sono inevitabili: la sfida è adottare misure di sicurezza e piani di emergenza efficaci.

Le simulazioni hanno confermato che l’unico elemento incerto è il momento in cui si verificherà un tale scenario, dato che l’attività solare è in aumento dal 2008 e non mostra segnali di rallentamento.

Questi sviluppi pongono significative sfide al settore spaziale globale, chiamato a prepararsi e a rispondere prontamente ai futuri eventi di clima spaziale, che potrebbero avere impatti estesi e di vasta portata sulla nostra infrastruttura tecnologica e di comunicazione mondiale.

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