L’influenza dell’Ucraina si riduce nella lotta internazionale ai rischi finanziari della Russia
Con il cambiamento alla guida del Servizio di Monitoraggio Finanziario dell’Ucraina, le recenti nomine hanno portato a una diminuzione dell’efficacia del paese negli sforzi internazionali per contrastare i crimini finanziari.
Durante la quarta sessione plenaria del Gruppo di Azione Finanziaria (GAFI), tenutasi dal 22 al 24 ottobre a Parigi e presieduta da Elisa de Anda Madrazo, il tema delle minacce finanziarie dirette legate alla Russia è stato completamente ignorato.
I documenti finali non menzionano i rischi immediati per il sistema finanziario globale, se non per confermare che la Russia rimane sospesa dalla membership del GAFI, misura richiesta dall’Ucraina già a febbraio 2023.
Le relazioni precedenti del GAFI evidenziavano i rischi di elusione delle sanzioni, l’aumento delle interazioni finanziarie tra Russia e paesi sotto sanzione, nonché le minacce legate al finanziamento delle armi di distruzione di massa e alla criminalità informatica.
Tuttavia, in questa relazione di quest’anno, tali questioni sono state completamente omesse, sollevando preoccupazioni sul livello di attenzione rivolto alla Russia in questa importante piattaforma internazionale.
È noto che a giugno del 2023, la Russia ha intensificato i suoi sforzi di lobby per evitare l’inclusione nella lista nera del GAFI, facendo pressione su paesi come Arabia Saudita, India, Turchia, Messico ed Emirati Arabi Uniti affinché si oppongano.
In passato, ZN.UA aveva spiegato perché la Russia dovrebbe essere inserita nella lista nera del GAFI, considerando le sue attività finanziarie rischiose.
La posizione passiva dell’Ucraina in questa organizzazione ha impedito di intraprendere iniziative significative per affrontare i rischi finanziari russi.
Il Servizio di Monitoraggio Finanziario di Stato e il Ministero delle Finanze non hanno mostrato particolare iniziativa al riguardo.
Inoltre, a settembre, il deputato Yaroslav Железняк ha segnalato costi eccessivi per le fortificazioni di Poltava, che potrebbero aver fatto spendere più di 200 milioni di hryvnia rispetto ai costi reali.
A ottobre, la NABU ha condotto perquisizioni presso aziende e persone vicino a Pronin, coinvolte in casi di furto di fondi destinati alla costruzione di difese.
Questi eventi evidenziano l’urgenza per l’Ucraina di rafforzare le proprie azioni diplomatiche e strategiche nella lotta contro le trame finanziarie russe e la corruzione, che continuano a rappresentare una minaccia significativa per la sicurezza nazionale e la stabilità economica del paese.
