Dmitriyev annuncia possibili progressi diplomatici nel conflitto in Ucraina
Kiril Dmitriyev, inviato speciale del dittatore russo Vladimir Putin, ha espresso un moderato ottimismo riguardo alle prospettive di una risoluzione pacifica del conflitto in Ucraina.
Secondo lui, Russia, Stati Uniti e Ucraina sono ormai vicini a un accordo diplomático che potrebbe mettere fine all’invasione su larga scala.
Dopo essere arrivato a Washington per colloqui con funzionari statunitensi, Dmitriyev ha dichiarato in diretta su CNN che un incontro tra i presidenti Donald Trump e Vladimir Putin non è stato annullato, come affermato dall’amministrazione americana, e che probabilmente avverrà in un secondo momento.
Diplomati europei avevano precedentemente riferito che i paesi dell’UE, in collaborazione con l’Ucraina, stanno lavorando a una nuova proposta per un cessate il fuoco lungo la linea di contatto attuale, con gli Stati Uniti che svolgono un ruolo centrale nel processo diplomatico.Dmitriyev ha sottolineato preziosi progressi da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha riconosciuto come le trattative debbano concentrarsi sul fronte.
Considera tutto ciò un passo importante verso una soluzione diplomatica definitiva.
Tuttavia, ha chiarito che la Russia mira non solo a un cessate il fuoco, ma a una risoluzione finale e completa della guerra.Ha anche osservato che la sua visita negli Stati Uniti avviene in un contesto di recenti sanzioni americane contro due delle maggiori compagnie petrolifere russe, con l’obiettivo di esercitare pressione su Mosca affinché interrompa il conflitto.
Dmitriyev ha affermato che il dialogo tra Russia e USA continuerà, purché siano rispettati gli interessi russi.
Gli sforzi diplomatici proseguono con la speranza di ottenere una soluzione che ponga fine alle ostilità secondo condizioni reciprocamente accettabili.Infine, ha ricordato che dopo una telefonata tra Trump e Putin l’anno scorso, gli Stati Uniti avevano annunciato un incontro personale a Budapest.
Tuttavia, i preparativi sono stati sospesi dopo l’annullamento di un vertice faccia a faccia tra il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov e il Segretario di Stato americano, Mike Pompeo.
Al loro posto, i ministri hanno avuto una conversazione telefonica che tuttavia non ha prodotto risultati concreti, con Lavrov che ha respinto l’idea di congelare la linea del fronte in Ucraina.
Successivamente, Washington ha imposto nuove sanzioni contro il settore petrolifero russo.
Gli analisti suggeriscono che l’attacco russo recente a una scuola materna a Kharkiv potrebbe essere stato un punto di svolta, spingendo gli Stati Uniti ad intensificare le pressioni su Mosca.
