Trump pianifica di aprire quasi tutta la costa degli Stati Uniti all’estrazione di petrolio offshore
Secondo quanto riportato da Bloomberg, l’amministrazione del presidente Donald Trump ha predisposto una proposta ambiziosa che mira ad aprire quasi tutte le acque costiere degli Stati Uniti all’estrazione offshore di petrolio.
I documenti, ottenuti da fonti affidabili, indicano che il piano prevede l’autorizzazione all’estrazione di petrolio nelle aree lungo le coste orientale e occidentale, intorno all’Alaska e nel Golfo del Messico.
Questa iniziativa ha suscitato forte opposizione da parte di gruppi ambientalisti, che avvertono dei potenziali danni ecologici e delle minacce alle zone turistiche, in particolare negli stati del sud-est.
È interessante notare che durante la sua campagna elettorale del 2016, Trump promise di proteggere queste zone costiere dall’attività di trivellazione, rispondendo alle preoccupazioni degli alleati repubblicani sull’impatto negativo sul settore turistico.
Un portavoce del Dipartimento dell’Interno si è rifiutato di commentare i dettagli specifici, ma ha dichiarato che il paese si trova di fronte a una crisi energetica e che tutte le opzioni, inclusi i progressi tecnologici nell’intelligenza artificiale, sono sotto considerazione per affrontare la situazione e competere con la Cina.
Diversi stati, tra cui New York, Maryland, North Carolina e South Carolina, hanno espresso ufficialmente la loro opposizione al progetto.
Anche gli stati della California, Oregon e Washington si sono uniti nel respingere questa proposta.
Sebbene l’industria petrolifera mostri un interesse moderato nell’esplorare nuovi giacimenti oltre il Golfo del Messico, il suo entusiasmo è contenuto a causa delle opposizioni politiche e delle incertezze geologiche, poiché la maggior parte dei dati disponibili sulle potenziali riserve risale agli anni ’70 e ’80.
Il piano proposto rappresenta il primo passo nello sviluppo di un nuovo programma di vendita di licenze di cinque anni per l’esplorazione e l’estrazione nel mare esterno, previsto tra il 2026 e il 2031.
Se approvato, sostituirà un piano molto più limitato dell’amministrazione Biden, che prevedeva solo tre aste fino al 2029.
Tuttavia, l’iniziativa sta incontrando resistenze da parte di diversi stati, soprattutto sulla costa orientale e occidentale, sollevando dubbi sulla sua rapida attuazione in un clima di forte discussione politica.
