Cina e Stati Uniti si preparano per un nuovo ciclo di negoziati commerciali tra crescenti tensioni globali
La Cina ha annunciato che terrà un nuovo ciclo di negoziati commerciali con gli Stati Uniti.
La vicepremiera del Consiglio di Stato, He Lifeng, è programmata per incontrare funzionari americani a Kuala Lumpur dal 24 al 27 ottobre.
L’obiettivo di questi incontri è stabilizzare le relazioni commerciali bilaterali e ridurre le crescenti tensioni tra le due maggiori economie mondiali, secondo quanto riportato da Bloomberg.L’incontro si svolgerà nella capitale malaise e si concentrerà su questioni chiave legate alla cooperazione economica.
I rappresentanti del Ministero del Commercio cinese hanno dichiarato che queste negoziazioni mirano a favorire la comprensione reciproca e ad aprire la strada a soluzioni costruttive.He Lifeng, stretta collaboratrice del presidente cinese Xi Jinping e principale negoziatrice commerciale, ha tenuto la settimana scorsa una conversazione telefonica con il ministro delle finanze degli Stati Uniti, Steven Mnuchin.
Durante la discussione si sono affrontate le misure di de-escalation delle recenti decisioni adottate da entrambe le parti.
Questo prossimo incontro potrebbe gettare le basi per futuri colloqui di alto livello tra Xi Jinping e il presidente americano Donald Trump, probabilmente a fine ottobre, in occasione del vertice dell’Economic Cooperation Asia-Pacific in Corea del Sud.Nel frattempo, gli Stati Uniti si preparano a imporre restrizioni all’esportazione di alcuni prodotti realizzati con tecnologia americana verso la Cina.
Questa mossa rientra in una strategia più ampia volta a rafforzare i controlli tecnologici ed economici su Pechino.
Inoltre, le autorità statunitensi prevedono ispezioni alle navi cinesi nei porti americani.In risposta, la Cina ha annunciato un inasprimento del controllo sull’export di terre rare e altri materiali strategici, al fine di proteggere i propri interessi nazionali.
Il 20 ottobre, il Ministero del Commercio cinese ha convocato un’ampia riunione con aziende straniere per rassicurarle che queste nuove misure non mirano a limitare il commercio normale né a danneggiare l’economia globale, ma a salvaguardare sovranità e sicurezza economica.
