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Il Parlamento europeo assegna il Premio Sakharov a coraggiosi difensori dei diritti umani

Chas Pravdy - 22 Ottobre 2025 20:55

Il Parlamento europeo ha ufficialmente annunciato i vincitori del prestigioso Premio Sakharov per la libertà di pensiero 2024, evidenziando il loro fondamentale contributo nella difesa dei diritti umani e della democrazia in tutto il mondo.

Quest’anno i riconoscimenti sono andati al giornalista bielorusso Andrzej Pochobut e alla collega georgiana Mzia Amaglobeli, premiati per il loro coraggio e la loro tenacia nel lottare contro regimi autoritari.

Entrambi sono attualmente in carcere, accusati di reati inventati con il solo scopo di bloccare la loro attività di difesa dei diritti umani.

La presidente del Parlamento, Roberta Metsola, ha affermato: “Il loro coraggio è diventato un simbolo della lotta per la libertà, e sono veramente meritevoli di questa onorificenza.” La cerimonia di consegna, che include un premio in denaro di 50.000 euro, si svolgerà il 16 dicembre a Strasburgo durante la sessione plenaria.

Considerando il loro attuale stato di detenzione, il premio sarà probabilmente ritirato dai loro familiari.

Pochobut, giornalista di opposizione e attivista bielorusso, non ha mai smesso di criticare il regime di Lukashenko.

Nel 2011 ha trascorso quasi tre mesi in carcere, e nel 2023 è stato condannato a otto anni per incitamento all’odio e per aver chiamato a azioni dannose per lo Stato.

Mzia Amaglobeli, nota giornalista georgiana e cofondatrice dei media Batumelebi e Netgazeti, specializzati in corruzione e violazioni dei diritti umani, è stata arrestata durante una protesta a Batumi il 11 gennaio 2025.

È stata accusata di aver aggredito un ufficiale di polizia e condannata ad agosto a due anni di prigione per aver opposto resistenza alle forze dell’ordine.

Oltre a loro, tra i candidati c’è anche una rappresentanza di organizzazioni umanitarie internazionali e studenti serbi.

Il Premio Sakharov, intitolato al fisico sovietico e attivista per i diritti, Andrei Sakharov, viene assegnato dal 1988.

Tra i primi vincitori ci sono Nelson Mandela e Anatoly Marchenko.

L’anno scorso, il popolo ucraino, insieme al presidente Zelensky, è stato insignito di questa onorificenza per il loro contributo nella difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali.

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