Ucraina e alleati europei chiedono un cessate il fuoco immediato sui fronti del conflitto Russia-Ucraina
Martedì 21 ottobre, la comunità internazionale ha assistito a una dichiarazione diplomatica di notevole rilevanza, firmata congiuntamente dall’Ucraina e da alcuni dei principali Paesi membri dell’Unione Europea, tra cui Regno Unito, Francia, Germania e altre nazioni.
In questa dichiarazione, i leader mondiali hanno espresso compattezza nel sostenere l’appello del presidente americano Donald Trump di un immediato cessate il fuoco e di stabilizzare la linea di frontiera attuale, che potrebbe diventare il punto di partenza per future negoziazioni.
La dichiarazione congiunta, firmata da figure come Zelensky, Starmer, Merz, Macron, Meloni, e rappresentanti della Commissione Europea e del Consiglio Europeo, sottolinea l’urgenza di ridurre le tensioni e di cercare una risoluzione pacifica del conflitto.Zelensky e i leader europei hanno ribadito che un cessate il fuoco deve rappresentare il primo passo verso negoziati complessivi, sostenendo l’interruzione immediata delle ostilità lungo le attuali linee di combattimento.
Hanno inoltre evidenziato l’importanza di intensificare le sanzioni economiche contro la Russia, in particolare mediante l’utilizzo di fondi congelati per garantire le risorse necessarie alla difesa dell’Ucraina.Alla fine della settimana, i leader dell’UE si riuniranno in summit per discutere ulteriori misure di supporto all’Ucraina e rafforzare le sanzioni contro la Russia.
Zelensky ha programmato di partecipare a questa riunione, che si terrà venerdì 24 ottobre a Londra.Contemporaneamente, sono in corso preparativi per un possibile incontro tra Trump e il presidente russo Vladimir Putin a Budapest.
Questo incontro avverrà in un contesto in cui la Russia insiste che Kiev ceda alcune aree occupate temporaneamente prima di accordarsi su un cessate il fuoco, mentre Kiev e i suoi alleati chiedono un immediato cessate il fuoco e l’avvio di negoziati seri.
Trump ha già proposto un cessate il fuoco lungo le attuali linee di combattimento, a seguito dell’incontro con Zelensky alla Casa Bianca del 17 ottobre.