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Il doppio gioco della Cina nel conflitto tra Russia e Ucraina: un mosaico strategico

Chas Pravdy - 20 Ottobre 2025 08:36

Sul palcoscenico internazionale si svolge un gioco politico ed economico complesso nel quale la Cina adotta una posizione sfumata riguardo alla guerra tra Russia e Ucraina.

Pur mantenendo ufficialmente una posizione di neutralità, le sue azioni e dichiarazioni diplomatiche rivelano una strategia a più livelli, che rende difficile determinare la reale coinvolgimento di Pechino nel conflitto.

Il presidente Zelensky e i funzionari ucraini hanno apertamente criticato la riluttanza della Cina a intervenire attivamente per porre fine alle ostilità, pur desiderando rafforzare le relazioni strategiche con Pechino, riconoscendo le potenzialità e i rischi di questa scelta.

Durante le celebrazioni per l’anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese a Kiev, l’ambasciatore Ma Shenkun ha sottolineato la disponibilità di Pechino ad approfondire la cooperazione e a svolgere un ruolo costruttivo nel raggiungimento di una pace giusta e duratura.

Tuttavia, gli analisti evidenziano come le relazioni tra Cina e Ucraina siano in un delicato equilibrio: da un lato, Pechino continua a sostenere segretamente la Russia fornendo componenti per droni e armamenti; dall’altro, rimane uno dei principali partner commerciali dell’Ucraina, complicando le scelte diplomatiche di Kyiv.

Le recenti sanzioni e restrizioni commerciali occidentali non hanno impedito le forniture cinesi di tecnologie e componenti strategici per la Russia, minando le dichiarazioni di neutralità di Pechino.

Inoltre, le intelligence indicano un coinvolgimento crescente della Cina nelle attività di riconoscimento spaziale, con satelliti che sorvolano l’Ucraina occidentale durante attacchi missilistici e di droni.

Parallelamente, produttori cinesi assistono la Russia nella produzione di droni e forniscono supporto tecnico, eludendo le sanzioni e sollevando preoccupazioni di natura strategica.

Questi sviluppi complicano l’identificazione di un ruolo chiaro di Pechino nel futuro processo di ricostruzione e sicurezza dell’Ucraina.

La stretta collaborazione tra Cina e Russia, rafforzata da incontri diplomatici di alto livello, può favorire escalation nel conflitto.

La politica ucraina deve quindi orientarsi nel bilanciare i propri rapporti economici con Pechino con l’obiettivo di integrare l’Ucraina nel quadro euroatlantico e garantire la sicurezza.

La discussione sulla possibile partecipazione cinese alla ricostruzione post-conflitto o alle iniziative di pace è ancora aperta, con timori che l’intervento di Pechino possa legittimare una architettura di sicurezza condivisa in Eurasia, contraria agli interessi ucraini e occidentali.

In conclusione, il ruolo ambiguo della Cina in questa guerra rappresenta una sfida significativa per Kyiv e i suoi alleati, richiedendo una strategia diplomatica accurata in un contesto geopolitico in rapido mutamento.

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