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La Svizzera si discosta dal supporto automatico agli ucraini: nuove regole per la protezione temporanea

Chas Pravdy - 05 Novembre 2025 03:35

Dall’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia e dal conseguente esodo di milioni di cittadini ucraini in cerca di rifugio all’estero, molte persone si sono trovate in una situazione di grande emergenza, necessitando di protezione.

La Svizzera, uno dei paesi che ha offerto asilo a numerosi rifugiati ucraini, ha introdotto dal 1° novembre nuove normative riguardanti l’assegnazione della protezione temporanea.

Queste modifiche riguardano soprattutto i nuovi arrivati dopo questa data, in quanto in passato i rifugiati ucraini ricevevano automaticamente il livello di protezione S, che garantiva loro il diritto di residenza, lavoro e accesso ai servizi sociali.

Attualmente, per i nuovi ingressi provenienti dall’Ucraina, sono state stabilite restrizioni: il diritto automatico alla protezione S non si applica più a chi entra dalle sette regioni occidentali dell’Ucraina — Volinia, Rovno, Lviv, Ternopil, Zakarpattia, Ivano-Frankivsk e Cernivtsi.

Questa decisione è stata presa considerando che queste aree sono ora considerate sicure e sono lontane dalle zone di conflitto attivo.

Tuttavia, coloro che già possiedono il diritto di protezione continueranno a goderne, potendo vivere e lavorare legalmente e usufruendo delle garanzie sociali.

Sono previste eccezioni per chi necessita di condizioni particolari per il ritorno, come problemi di salute o altre circostanze.

In precedenza, la Svizzera aveva già facilitato l’accesso al mercato del lavoro per i rifugiati ucraini.

Questi cambiamenti mirano a regolare meglio il processo di registrazione e a offrire supporto a chi ha veramente bisogno di protezione.

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