L’UE eroga quasi 1,35 miliardi di euro all’Ucraina e applica sanzioni per riforme incomplete
L’Unione Europea compie un ulteriore passo fondamentale nel sostegno all’Ucraina decidendo di approvare la quinta tranche di finanziamenti nell’ambito del programma Ukraine Facility.
Secondo i documenti ufficiali, incluso il progetto di decisione del Consiglio dell’UE, l’Ucraina riceverà oltre 1,35 miliardi di euro, ma questa somma sarà condizionata all’adempimento di riforme impantanate o incomplete, con l’applicazione di sanzioni qualora i tempi non vengano rispettati.
L’intero pacchetto di finanziamenti promesso si aggira intorno ai 1,95 miliardi di euro, di cui alcuni fondi sono già stati trasferiti dalle tranche precedenti.
Un elemento particolarmente rilevante in questa fase è la legge approvata a luglio riguardante l’agenzia per il recupero e la gestione degli asset (ARMA), che ha dato inizio al processo di depurazione delle strutture di governo da funzionari inefficienti.
Tuttavia, molte riforme devono ancora essere completate, e le scadenze sono state prorogate fino alla fine del 2026.
In caso di ulteriori ritardi, l’Ucraina rischia di perdere o di vedere ridotta la propria dotazione finanziaria.
È inoltre richiesto che Kiev completi entro il secondo trimestre 2026 la riforma digitale delle procedure di esecuzione e l’obbligo di presentare dichiarazioni di integrità giudiziaria; in caso contrario, il supporto finanziario dell’UE sarà ridotto o totalmente sospeso.
La decisione, già approvata con il supporto degli stati membri, sottolinea l’importanza di mantenere standard democratici, stato di diritto e diritti umani come condizioni essenziali per continuare a ricevere il sostegno dell’UE.
Questa iniziativa dimostra che la prospettiva di integrazione europea dell’Ucraina rimane attuale, ma richiede azioni rapide e decise in termini di riforme strutturali.
