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Espansione dei diritti e delle agevolazioni per le persone sfollate interne in Ucraina: cosa possono ottenere ora

Chas Pravdy - 30 Ottobre 2025 02:09

A seguito dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia e del conseguente massiccio spostamento di persone, molti cittadini ucraini si sono trovati impreparati a lasciare le proprie case e a cercare rifugio in altre parti del paese.

Le persone sfollate interne (PSI) hanno diritto a vari benefici e sostegni statali pensati per aiutarli a ricostruire la propria vita in condizioni più stabili e dignitose.

Secondo comunicati ufficiali e organizzazioni civili, le PSI possono usufruire di alloggio temporaneo gratuito in strutture pubbliche e comunali come rifugi, centri di accoglienza o alloggi temporanei, per un massimo di sei mesi, con possibilità di proroga per le famiglie numerose, le persone con disabilità o gli anziani, offrendo un appoggio importante in momenti di grande vulnerabilità.

A partire da gennaio 2025, le PSI potranno anche richiedere un sussidio per l’affitto di una casa, che sarà calcolato in base al reddito familiare e al costo dell’affitto stesso.

È fondamentale che l’inquilino e il proprietario non siano parenti, per evitare abusi.

Inoltre, le famiglie in movimento possono beneficiare contemporaneamente di sussidi di locazione e di compensi per le utenze.

Nell’ambito del programma «eOselia», le PSI possono ricevere il 70% del primo pagamento di un mutuo ipotecario e il 70% delle rate mensili durante il primo anno, facilitando così l’accesso alla proprietà immobiliare.

Anche nel campo dell’istruzione, ci sono supporti dedicati: i figli delle PSI hanno diritto a studi gratuiti nelle università regionali, mentre i loro pasti sono assicurati gratuitamente nelle scuole e nei nidi.

Gli studenti possono beneficiare di borse di studio sociali e di alloggi universitari gratuiti, con ulteriori aiuti statali fino ai 23 anni, che coprono le tasse di iscrizione e altri benefici.

Per gli studenti che studiano in zone di conflitto o in aree di frontiera, sono disponibili prestiti agevolati.

Per quanto riguarda la sanità, le PSI hanno diritto a cure gratuite presso i centri sanitari vicino alla loro residenza, indipendentemente dalla registrazione ufficiale.

Un progetto pilota, valido fino alla fine del 2026 o fino alla cessazione dello stato di guerra, garantisce assistenza medica gratuita per 30 giorni dopo l’evacuazione.

Inoltre, le PSI sono esentate da multe e interessi per i pagamenti ritardati di prestiti, tenendo conto dell’inflazione e degli interessi di mora.

Chi ha lavorato per almeno sei mesi in modo continuativo può ricevere un aiuto una tantum di 2000 hryvnia.

È previsto anche un supporto per coloro che vivono nelle aree di frontiera, per l’acquisto di combustibile solido per il riscaldamento durante l’inverno.

Nel complesso, il governo ucraino semplifica l’uso dei beni pubblici per il soggiorno temporaneo delle persone sfollate, creando le basi per una vita più stabile durante questi tempi difficili.

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