Donald Trump si candiderà nel 2028? Prospettive dei politici statunitensi
Il presidente della Camera dei Deputati degli Stati Uniti, Mike Johnson, ha fornito una risposta chiara sulla possibilità che Donald Trump partecipi alle elezioni presidenziali del 2028.
Durante una conferenza stampa, ha aperto il suo cuore parlando della conversazione avuta con l’ex presidente e delle sue considerazioni su una possibile candidatura, sottolineando che la Costituzione americana vieta esplicitamente a una persona di ricoprire più di due mandati presidenziali.
Questa norma, sancita nel 1951 con la 22ª emenda, mira a evitare il potere di lungo corso o di tipo monarchico.
Johnson, avvocato costituzionalista di professione, ha affermato che Trump comprende perfettamente questa limitazione, nonostante la sua popolarità tra i sostenitori che desidererebbero vederlo più a lungo alla Casa Bianca.
Per il portavoce, questi piani non sono solo una mosca da propaganda politica: Trump spesso scherza sull’argomento, usando ironia o provocando gli avversari, soprattutto i democratici.
Riguardo a possibili modifiche costituzionali, Johnson ha spiegato che tale processo richiederebbe circa dieci anni di ratifiche da parte di tutti gli Stati, fatto che rende molto difficile una tale modifica.
Tuttavia, Trump, secondo il presidente, non esclude di candidarsi in futuro, sebbene sia consapevole delle restrizioni legali esistenti.
Attualmente, i sondaggi sulla popolarità di Trump sono in calo, ma egli continua a mostrare pazienza e ironia riguardo alle sue future candidature, senza fornire dichiarazioni ufficiali sul 2028.
Gli analisti sottolineano anche che modificare la Costituzione potrebbe essere un processo lungo e complesso, che potrebbe richiedere quasi dieci anni, rendendo ardua qualunque tentativo di cambiare le norme sui limiti di mandato.
Nonostante queste difficoltà, Trump ha recentemente dichiarato che sarebbe felice di candidarsi nel 2028 e ha suggerito che i suoi avversari potrebbero essere il vicepresidente Dan Vance e il segretario di Stato Marco Rubio.
Tuttavia, ha anche ribadito di non voler attuare strategie ingannevoli come cercare di diventare vicepresidente e poi tornare alla Casa Bianca.
Questi sviluppi evidenziano quanto sia complesso e articolato il diritto costituzionale americano circa i limiti temporali e le candidature presidenziali.
