Trump distorce la storia economica: polemica sul Wall Street Journal
La redazione del Wall Street Journal ha espresso ferma critica nei confronti del presidente americano Donald Trump, accusandolo di aver distorto la storia economica e di aver frainteso le dichiarazioni dei leader precedenti, in particolare di Ronald Reagan.
Nell’articolo si evidenzia come Trump abbia fatto affermazioni sbagliate riguardo al discorso di Reagan, sostenendo erroneamente che l’ex presidente supportsse i dazi doganali per motivi di sicurezza nazionale e di tutela dell’economia.
La redazione sottolinea che Reagan era un sostenitore delle politiche di libero commercio e che i suoi commenti del 1987 erano rivolti a spiegare perché, in certi casi, faceva eccezioni temporanee alle politiche di mercato aperto, come nel caso delle importazioni di semiconduttori giapponesi.
La differenza fondamentale è che Reagan riconosceva che i dazi sono delle tasse e sapeva che, nel lungo periodo, i doganali protezionistici potevano ostacolare l’innovazione, cosa che Trump sembra ignorare cercando di rendere i dazi una norma permanente.
L’articolo sottolinea come, nonostante tutto, i dazi statunitensi non abbiano scatenato una guerra commerciale globale, ma abbiano comunque effetti negativi sull’economia, aumentando i prezzi e frenando gli investimenti.
Trump ha reagito duramente a una pubblicità canadese che citava Reagan, definendola falsa, e ha sospeso tutte le negoziazioni commerciali con il Canada.
In conclusione, il testo afferma che le politiche di Trump danno danni all’economia e distorcono la storia, mentre continuano i ricorsi legali sulla legittimità delle sue decisioni sui dazi.
