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L’UE accusa Meta e TikTok di violazioni di trasparenza ai sensi del Digital Services Act

Chas Pravdy - 25 Ottobre 2025 03:22

L’Unione Europea ha fatto un passo importante verso la responsabilità digitale accusando ufficialmente i colossi tecnologici Meta e TikTok di aver violato i requisiti fondamentali di trasparenza stabiliti dal nuovo Digital Services Act (DSA).

Secondo la Commissione Europea, l’organo esecutivo dell’UE, queste aziende non hanno garantito un accesso adeguato ai dati aperti per gli esperti, un aspetto chiave della trasparenza richiesto dalla normativa.

Meta, la società madre di Facebook e Instagram, è stata inoltre criticata per non aver fornito agli utenti strumenti efficaci per segnalare contenuti illegali o per contestare le decisioni di moderazione.

Queste accuse sollevano preoccupazioni tra i legislatori europei, i quali sottolineano che la fiducia pubblica rappresenta un pilastro della democrazia.

La commissaria europea per la sovranità tecnologica, Ganna Verkuunen, ha evidenziato che le comunità devono poter far valere i propri diritti e che le piattaforme devono operare in modo trasparente.

Ha avvertito che, in caso di conferma delle violazioni, alle aziende potrebbero essere inflitti multe fino al 6% del loro fatturato annuo globale.

Meta ha dichiarato di non essere d’accordo con queste affermazioni e di continuare le trattative con le autorità regolatrici, sottolineando di aver già apportato modifiche conformi alla legge.

La discussione sul rafforzamento della regolamentazione digitale e sulle possibili restrizioni di accesso ai servizi rimane attuale, mentre l’UE avanza con la sua strategia di sovranità digitale attraverso il DSA e il Digital Markets Act (DMA), politiche che incontrano resistenza da parte di alcuni colossi tecnologici americani.

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