L’UE valuta metodi per aggirare il veto di Orbán sull’adesione dell’Ucraina all’UE
Nell’attuale scenario politico dell’Unione Europea, emergono nuove proposte per accelerare il processo di adesione dell’Ucraina, nonostante l’opposizione dell’Ungheria e il veto del primo ministro Viktor Orbán.
Dopo ampi dibattiti e la ricerca di vie alternative, Bruxelles ha presentato un concetto chiamato ‘Frontloading’ — una strategia che mira a concentrare gli sforzi sulle fasi iniziali delle trattative senza aprire ufficialmente i cluster di negoziazione.
In concreto, questa strategia consentirebbe di raggiungere accordi informali prima che l’Ungheria rimuova il veto, magari dopo la vittoria dell’opposizione nelle prossime elezioni o grazie a una risoluzione politica.
In questo modo, l’Ucraina potrebbe avanzare con le sue candidature e riforme, trovandosi già in uno stadio avanzato del processo negoziale, senza dover attendere l’apertura ufficiale di tutte le procedure.
L’idea è sostenuta dalla Commissione Europea e dal Consiglio, anche se la sua attuazione richiede l’accordo con la Presidenza del Consiglio dell’UE e i principali Stati membri.
Tuttavia, molti dettagli di questa strategia sono ancora in discussione, e alcuni esperti esprimono scetticismo sulla possibilità di una rapida approvazione.
Questa strategia potrebbe rappresentare un punto di svolta nell’integrazione europea dell’Ucraina, offrendo la possibilità di progredire senza ritardi causati dai veti.
