La responsabilità dell’Europa nel sostegno all’Ucraina: dilemmi e prospettive
L’Europa si trova di fronte a una scelta complessa riguardo al suo continuo sostegno all’Ucraina nella sua lotta per la sovranità e l’integrità territoriale.
Contestualmente, l’entità della diplomazia internazionale e delle Decisioni politiche viene messa alla prova da nuove sfide, compresa la mutevolezza delle posizioni di leader recenti come Donald Trump.
La disputa politica intorno alla fornitura di armi, tra cui sistemi missilistici, e alle misure sanzionatorie sta diventando un elemento chiave nella definizione del futuro del conflitto.
È fondamentale che i paesi europei capiscano che la loro influenza e il loro supporto finanziario non sono semplici opzioni, ma un dovere per prevenire un’escalation e rafforzare la propria sicurezza.
La settimana scorsa, alla Casa Bianca, Trump ha rilasciato dichiarazioni forti riguardo all’Ucraina, alludendo a una possibile capitolazione e avvertendo che, senza il rispetto delle condizioni di Putin, le autorità ucraine rischiano di essere distrutte.
Nel frattempo, gli attivi russi congelati presso banche europee potrebbero rappresentare una risorsa potente per aiutare Kiev, ma manca la volontà politica di sfruttarli.
È quindi essenziale che i governi europei definiscano chiaramente i propri obiettivi e agiscano attivamente, mobilitando tutte le risorse disponibili, per sostenere l’Ucraina nella sua lotta contro l’aggressione, evitando di fare affidamento esclusivamente sulle decisioni di Washington.
