• En
  • Es
  • De
  • Fr
  • It
  • Ук

L’UE valuta un nuovo modello di adesione per Ucraina e Moldavia con diritti di voto limitati

Chas Pravdy - 20 Ottobre 2025 14:43

L’Unione Europea sta attualmente conducendo un’intensa fase di discussioni circa potenziali riforme del suo processo di ampliamento.

La proposta centrale riguarda l’introduzione di un nuovo modello che preveda il temporaneo limitamento del diritto di voto pieno per i nuovi Stati membri durante un periodo transitorio.

Questo approccio mira a ridurre i rischi di abusi di veto e a rendere il processo decisionale più flessibile in un contesto di riforme strutturali in corso.

Secondo fonti affidabili, tra cui vari diplomatici e funzionari dell’UE, l’idea consiste nel consentire ai nuovi membri di partecipare alle discussioni e alle decisioni senza avere immediatamente pieni diritti di voto.

Le modifiche proposte dovrebbero essere temporanee e in vigore fino al completamento delle riforme interne dell’UE.

Queste iniziative sono rivolte a smorzare l’opposizione di Paesi come l’Ungheria, i cui leader, in particolare il primo ministro Viktor Orbán, hanno più volte manifestato la loro resistenza a un’espansione rapida dell’Unione, preferendo un approccio più cauto, che finora ha rallentato il processo di adesione.

È importante sottolineare che questa proposta si trova ancora nelle fasi iniziali di discussione informale e necessita dell’unanimità di tutti gli Stati membri per essere adottata.

Dal punto di vista politico, queste misure rappresentano uno degli ultimi tentativi da parte di nazioni sostenitrici dell’allargamento di spingere avanti il processo di integrazione europea, che finora è rimasto bloccato principalmente a causa delle obiezioni di Budapest e di altre capitali che temono una maggiore competizione o minacce ai loro interessi di sicurezza.

Il veto di Orbán ha motivazioni politiche che mirano principalmente a impedire l’ingresso dell’Ucraina nella UE.

Ucraina e Moldavia hanno già completato il loro screening legislativo e si avviano a ottenere lo status di candidati.

La Commissaria europea all’allargamento ha elogiato i rapidi progressi tecnici dell’Ucraina e crede che il veto di Budapest verrà rimosso a breve.

Il Presidente del Consiglio europeo, António Costa, ha avviato iniziative per consentire l’apertura dei negoziati tramite una maggioranza qualificata piuttosto che all’unanimità, permettendo così di superare l’impasse e di far progredire l’integrazione di Kiev.

Fonte