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Pressione sulla Russia, non su Zelensky: un nuovo approccio nella politica territoriale dell’Ucraina

Chas Pravdy - 19 Ottobre 2025 23:29

Il primo ministro polacco Donald Tusk ha espresso una posizione chiara riguardo alla strategia generale nei confronti dei territori ucraini nel contesto del conflitto tra Russia e Ucraina.

Secondo Tusk, nessuno degli alleati internazionali dovrebbe esercitare pressioni sul presidente ucraino Volodymyr Zelensky riguardo a concessioni territoriali potenziali.

Piuttosto, tutti dovrebbero concentrarsi sull’influenzare la Federazione Russa affinché metta fine alla sua aggressione.

Tusk ha sottolineato che le concessioni dell’Ucraina non hanno mai portato a una pace duratura e giusta, bensì hanno aggravato la situazione a lungo termine.

Questa dichiarazione è arrivata prima di incontri diplomatici importanti e discussioni sulla risoluzione del conflitto, soprattutto in un contesto di conversazioni tra alti funzionari statunitensi e russi.

Secondo il Financial Times, durante un incontro con Zelensky il 17 ottobre, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha esortato l’Ucraina ad accettare le condizioni della Russia per porre fine alla guerra e ha rivelato che il leader russo Vladimir Putin aveva minacciato di distruggere l’Ucraina nel caso Kiev rifiutasse di fare concessioni.

Ciò ha sollevato preoccupazioni riguardo al supporto militare e alle questioni di sicurezza future per l’Ucraina.

Dopo l’incontro, Trump ha affermato che Ucraina e Russia devono “fermare dove sono”, in accordo con l’appello di Zelensky a evitare ulteriori concessioni territoriali.

Secondo alcune fonti, gli Stati Uniti attualmente non considerano di fornire all’Ucraina missili Tomahawk, mentre Putin, in conversazioni con Trump, ha insinuato di voler ottenere il controllo totale sulla regione di Donetsk e ha suggerito possibili scambi territoriali riguardo Zaporizhzhia e Cherson.

Zelensky ha categoricamente respinto l’idea di cedere ulteriori territori alla Russia, riaffermando il suo impegno a preservare l’integrità territoriale e la sovranità del Paese, mentre la comunità internazionale continua a sostenere l’Ucraina nei negoziati e nel tentativo di mantenere la sua piena sovranità.

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