Cambiamenti nell’atteggiamento degli ucraini verso la critica all’amministrazione durante la guerra: maggiore apertura e attivismo civico
Negli ultimi mesi, la coscienza collettiva in Ucraina ha subito importanti mutamenti riguardo alla percezione della critica al governo, specialmente nel contesto del conflitto in corso.
Secondo i risultati di un’indagine approfondita condotta dall’Istituto di Sociologia Internazionale di Kiev dal 19 settembre al 5 ottobre 2025, oltre il 90% degli ucraini ritiene che criticare il governo sia necessario e giustificato anche in tempo di guerra.
Questo mette in discussione l’idea di un’autorità inviolabile in tempi di crisi, sottolineando l’importanza di un’attiva partecipazione civica.
È interessante notare che la percentuale di coloro che ritengono non si debba criticare affatto il governo è diminuita dal 13% nel 2024 al 8% nel 2025.
La maggioranza (58%) sostiene che le critiche devono essere equilibrate e costruttive per non mettere a rischio la stabilità del paese, mentre solo il 32% reclama una critica rigorosa e senza compromessi.
Inoltre, i cittadini riconoscono la necessità di un’espressione responsabile, consapevoli che un giudizio equilibrato può contribuire a rafforzare lo Stato.
Riguardo alla lotta contro la corruzione, il 56% degli intervistati pensa che il governo stia davvero facendo sforzi concreti, ma il 40% crede che l’Ucraina rimanga irremediabilmente corrotta.
In generale, la percezione dei progressi nella lotta contro la corruzione è migliorata rispetto al 2024, anche se i numeri sono ancora inferiori ai livelli del 2023, quando il 59% vedeva la situazione con ottimismo.
Una quota significativa di cittadini sostiene diverse forme di critica: il 45% insiste su una critica senza compromessi nel contesto di una corruzione disperata, mentre il 46% promuove un dialogo costruttivo e riforme sistemiche.
Ciò indica un aumento dell’attivismo civico e il desiderio di cambiamento, anche in condizioni difficili.
L’indagine è stata condotta tramite interviste telefoniche a un campione casuale di 1008 cittadini ucraini di età superiore ai 18 anni, residenti nei territori sotto controllo ucraino.
Sono stati esclusi coloro che si trovano nelle zone occupate o temporaneamente non controllate, compresi gli sfollati interni (IDPs) emigrati dalle regioni occupate.
Il margine di errore statistico di questo campione è inferiore al 4,1%, e i risultati permettono di formulare conclusioni affidabili sull’umore sociale e sull’attivismo politico nell’attuale fase di guerra.
