Il Consiglio di Kyiv riforma le regole di gestione territoriale per aumentare la trasparenza e combattere la corruzione
Kyiv ha attuato importanti riforme nella governance delle terre: il consiglio comunale ha approvato nuove «Regole per la preparazione e l’approvazione delle decisioni riguardanti l’acquisto e la cessazione dei diritti sulle terre comunali».
L’iniziativa mira a stabilire standard uniformi per tutti i soggetti coinvolti — deputati, esperti, investitori e cittadini — e a migliorare la trasparenza e l’efficienza nella gestione delle risorse territoriali della capitale.
La deputata Viktoria Ptashnik ha affermato che l’iniziativa è stata sostenuta da 61 su 120 deputati, rappresentando un passo fondamentale verso riforme anticorruzione.
Le nuove regole si concentrano sull’introduzione di un registro catastale online, discussioni pubbliche sui progetti di decisioni e trasparenza nel processo decisionale riguardante le terre.
Inoltre, prevedono politiche di valutazione equa e l’obbligo per i funzionari di rivolgersi alle corti o alle autorità competenti in casi di occupazione illegale di terreni.
Esperti del Bureau nazionale anticorruzione dell’Ucraina hanno collaborato alla stesura di queste norme garantendone la conformità agli standard di trasparenza.
In questo contesto, emerge anche l’indagine ‘Città pulita’ di NABU, che ha svelato il saccheggio illegale di terreni nel centro di Kyiv per milioni di hryvnia.
Nonostante le critiche riguardo alla riluttanza del sindaco Vitali Klitschko a licenziare i funzionari implicati, ha recentemente presentato al governo un’istanza per licenziare il suo primo vice, segnalando un impegno volto a ripulire la città dalla corruzione.
La lotta politica tra potere e risorse in Kyiv rimane intensa, e il futuro della leadership cittadina dipenderà dalle decisioni del consiglio e dalle scelte di Klitschko stesso.
