La Slovacchia mantiene la sua posizione sull’aiuto militare all’Ucraina: sostegno umanitario invece delle armi
Nei paesi dell’Europa centrale, e in particolare in Slovacchia, si intensificano le discussioni sulle modalità di assistenza concessa all’Ucraina nella sua lotta contro l’aggressione russa.
Il ministro della Difesa slovacco, Robert Kalinák, ha ufficialmente riconfermato che Bratislava rimane fedele alla sua posizione di non fornire armi o equipaggiamenti militari all’Ucraina.
Ha sottolineato che gli ultimi pacchetti di aiuto sono esclusivamente di natura umanitaria, concentrandosi su attività di ingegneria e disinnesco, e non prevedono la consegna di armi letali.Dopo la sua visita a Kiev di martedì, in una conferenza stampa, Kalinák ha annunciato la preparazione di un ulteriore pacchetto di supporto destinato all’Ucraina, che potrebbe includere componenti legati all’infrastruttura energetica e alle operazioni di bonifica delle mine.
Ha anche affermato che la Slovacchia ha già completato una parte del quattordicesimo pacchetto e sta considerando di aggiungerne altri in futuro.Ricordiamo che, all’inizio della guerra su vasta scala, il governo slovacco fu uno dei primi in Europa a fornire un sostegno militare significativo all’Ucraina, comprese le difese aeree S-300 e aerei sovietici.
Tuttavia, dopo il ritorno al potere di Robert Fico nel 2023, l’assistenza militare diretta è stata sospesa.
Nonostante ciò, la cooperazione nella difesa continua, e le autorità ritengono che vietare alle aziende slovacche di vendere armi all’Ucraina sarebbe ipocrita e controproducente.
