I politici ucraini riceve milioni per il rimborso degli affitti: quanto spende lo Stato per Kyiv
Nel 2024, i deputati ucraini hanno ottenuto e ricevuto oltre 26 milioni di hryvnia dal bilancio statale per coprire le spese di affitto di abitazioni a Kyiv.
Questa cifra è quasi equivalente alle risorse finanziarie destinate alla ricostruzione di un edificio residenziale multipiano danneggiato durante la guerra in Ucraina, a Borodyanka.
Secondo un’indagine condotta dal media «Slovo i dilo», circa un terzo dei membri del Parlamento ha usufruito dei rimborsi per l’affitto, con i pagamenti più elevati destinati alla fazione «Servo del Popolo».
Secondo la normativa vigente, i parlamentari senza proprietà immobiliare propria a Kyiv o che risiedono a una distanza di massimo 30 chilometri dalla capitale possono richiedere un’indennità statale per le spese di affitto, dato che la maggioranza di loro si trasferisce in città solo durante le sessioni plenarie e risiede nelle loro circoscrizioni elettorali.
Entro l’inizio del 2025, 117 deputati avevano già usufruito di questo diritto, rappresentando circa il 30% dell’intera assemblea.
Complessivamente, la spesa del bilancio pubblico per tali rimborsi nel 2024 ha raggiunto circa 26,3 milioni di hryvnia.
La maggior parte di questi fondi è stata assegnata ai membri della fazione «Servo del Popolo» – 87 deputati hanno ricevuto circa 19,8 milioni di hryvnia.
Al secondo posto, i deputati di «Voce», «Solidarietà Europea» e «Dignità» hanno beneficiato rispettivamente di 7, 5 e 4 deputati.
I legislatori indipendenti hanno ricevuto complessivamente circa 0,9 milioni di hryvnia.
Inoltre, piccole fazioni come «Ricostruzione dell’Ucraina», «Per il Futuro» e la piattaforma « Pace e Vita» hanno ottenuto somme minori.
La fazione «Batkivshchyna» ha speso la cifra più piccola, circa 0,2 milioni di hryvnia.
Per fare un confronto, questa somma equivale al costo di ricostruire una casa su due piani per 16 famiglie a Borodyanka, danneggiata dai bombardamenti russi.
Questa ricostruzione è stata finanziata dallo Stato nell’ambito di un progetto pilota che ha incluso lavori di restauro significativa, rinnovo delle facciate, riparazioni dei tetti e installazione di pannelli solari.
La totalità dei costi di questi lavori si avvicina alle somme spese per i rimborsi degli affitti ai deputati.
Nell’articolo di Andriy Shvatchak si analizzano i risultati di due anni di iniziative governative di ricostruzione, evidenziando i progressi limitati e le prospettive incerte di tali programmi.
