Installazione del sistema missilistico « Oreshnik » in Bielorussia: intenzioni controverse e reazioni internazionali
L’attenzione della comunità internazionale si è concentrata sulla recente decisione della Bielorussia di schierare il sistema missilistico russo « Oreshnik » sul proprio territorio.
Le autorità ufficiali hanno dichiarato che questa mossa mira a rafforzare la sicurezza e l’indipendenza del paese, tuttavia numerosi interrogativi circolano riguardo alle vere motivazioni e alle possibili conseguenze di tale decisione.
Secondo i rappresentanti del Centro per la Controinformazione sotto il Consiglio di Sicurezza Nazionale dell’Ucraina, il posizionamento di « Oreshnik » va considerato nel quadro di una campagna di disinformazione avviata dalla Russia, volta ad aumentare la propria influenza e a destabilizzare la regione.Le autorità del Ministero degli Esteri bielorusso hanno affermato che la decisione di schierare il sistema è necessaria a garantire la sicurezza nazionale e non rappresenta l’inizio di una nuova corsa agli armamenti o di una guerra di confronto.
Tuttavia, recenti rapporti indicano che il secondo lancio di « Oreshnik » è fallito — il missile non è decollato come previsto.
La Russia non ha commentato pubblicamente questa situazione, che rimane dunque avvolta da un’ulteriore incertezza.È interessante notare che, secondo alcune fonti, nel 2024 Lukashenko avrebbe personalmente chiesto a Putin di installare questo sistema in Bielorussia.
Durante le esercitazioni militari « Zapad-2025 », a cui hanno partecipato anche osservatori statunitensi, è stato testato il sistema missilistico mobile « Oreshnik ».
Questi eventi sollevano profonde preoccupazioni sulle reali intenzioni strategiche di Mosca e Minsk e sui potenziali rischi per la stabilità della regione.
