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Lavrov intensifica la retorica sulla guerra: cosa ha detto al vertice del G20 e le conseguenze sulla politica internazionale

Chas Pravdy - 26 Settembre 2025 11:21

Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov continua a utilizzare una retorica che aumenta le tensioni attorno al conflitto tra Russia e Occidente.

Durante l’incontro recente dei ministri degli Esteri del G20, ha ribadito che la NATO e l’Unione Europea hanno in realtà «dichiarato guerra» alla Russia attraverso l’Ucraina, e agiscono in questo conflitto «con le mani dell’Ucraina».

Lavrov ha definito la guerra come una «crisi in Ucraina», sostenendo che essa sia stata provocata dal «collettivo Occidente».

Queste dichiarazioni sono coerenti con la propaganda tradizionale della Russia, ampiamente citata dai media russi.

Le sue parole sono arrivate poche giorni dopo le dichiarazioni di Donald Trump, che ha espresso delusione nei confronti della Russia, definendola un «tigre di carta» e affermando con sicurezza che l’Ucraina può riconquistare tutti i territori occupati.

Trump ha anche esortato i Paesi della NATO a abbattere gli aerei e i droni russi che violano il loro spazio aereo, aumentando così le tensioni tra alleati.

La discordia tra gli alleati NATO si accentua, poiché la Polonia sta prendendo in considerazione di autorizzare le proprie forze a colpire droni e aerei russi sopra la Bielorussia e l’Ucraina, una mossa che Mosca avverte potrebbe portare a un conflitto militare aperto e la definisce «fantasia asservita alla russofobia».

Questi sviluppi aumentano l’instabilità regionale e aumentano il rischio di escalation, poiché la Russia ha già avvertito che azioni di questo tipo potrebbero sfociare in un conflitto aperto con la NATO.

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