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L’SBU colpisce ancora le strutture anticorruzione: nuove perquisizioni e motivazioni politiche nell’ombra di uno scandalo

Chas Pravdy - 25 Settembre 2025 14:31

In Ucraina, le azioni motivate politicamente da parte delle forze dell’ordine continuano a mirare a minare l’indipendenza delle istituzioni anticorruzione.

Gli ultimi eventi — perquisizioni nelle abitazioni di ex funzionari di NABU e persone collegate all’entourage presidenziale — hanno suscitato una vasta ondata di sdegno tra la popolazione e gli esperti.

Le indagini si concentrano su ex dipendenti che ora lavorano alla Ukrzaliznytsia, con le autorità che tentano di collegarli a casi penali sorti prima del loro trasferimento in questo settore.

È importante sottolineare che gli esecutori delle operazioni mirano a esercitare pressione sugli organismi indipendenti, accusandoli di abusi, mentre gli oppositori sostengono che gli obiettivi reali siano di eliminare gli ostacoli alle indagini su reti di corruzione coinvolgenti figure politiche.

Il Centro per la lotta alla corruzione sottolinea che queste procedure assomigliano a ordini politici volti a destabilizzare il sistema di indagini indipendente.

Le sentenze confermano che le perquisizioni sono state eseguite nell’ambito di procedimenti penali, ma i legami con funzionari di alto livello rimangono poco chiari e sollevano dubbi sulla loro obiettività.

Inoltre, il Procuratore Generale dell’Ucraina ha personalmente approvato le richieste di perquisizione, complicando le percezioni di legalità e motivazioni politiche.

Gli esperti affermano che queste azioni rientrano in una tendenza più ampia di utilizzo delle forze di sicurezza per mettere sotto pressione le iniziative anticorruzione, compromettendone credibilità ed efficacia.

Queste pratiche rappresentano una seria minaccia alla democrazia in Ucraina e rischiano di compromettere l’indipendenza delle istituzioni chiave della lotta alla corruzione.

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