L’IAEA registra nuovi bombardamenti e fumo nero vicino alla centrale di Zaporizhzhia: appello alla moderazione durante il conflitto
L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) ha rilevato un nuovo peggioramento della crisi intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia (NPP), ancora sotto contatto da parte delle forze russe.
Il 16 settembre, il team dell’AIEA ha segnalato bombardamenti nelle vicinanze dell’impianto e la comparsa di fumo nero che saliva da tre punti distinti nelle vicinanze della centrale.
Secondo il rapporto, diversi colpi di artiglieria hanno colpito aree esterne al perimetro della centrale, a circa 400 metri dal deposito di combustibile diesel, aumentando i rischi per la sicurezza nucleare e per le popolazioni locali.
Immediatamente dopo le esplosioni, si è levato un fumo nero da tre punti vicini all’impianto, mentre gli osservatori hanno ascoltato esplosioni periodiche di durata quasi due ore, inclusi tre detonazioni di forte intensità intorno alle 14:30.
Sono stati anche uditi colpi di arma da fuoco.
A causa della situazione pericolosa, gli ispettori non sono riusciti a visitare di persona i luoghi degli impatti, ma hanno intenzione di farlo la mattina successiva, compatibilmente con le circostanze.
Il direttore generale dell’AIEA, Rafael Grossi, ha espresso grave preoccupazione per i crescenti rischi per la sicurezza nucleare e ha invitato tutte le parti a mostrare la massima moderazione.
Ha sottolineato che questo incidente evidenzia i pericoli costanti posti dal conflitto militare vicino a impianti nucleari.
La situazione a Zaporizhzhia è particolarmente allarmante, dato che attualmente funziona solo una delle sette linee di energia principali, aumentando significativamente il rischio di incidenti nucleari.
Grossi ha fatto un appello urgente a adottare misure immediate per ridurre le tensioni e prevenire ulteriori rischi in questa situazione critica.

