La Verkhovna Rada approva la legge sul Difensore Militare: un passo importante verso la tutela dei diritti dei militari ucraini
La Verkhovna Rada dell’Ucraina ha raggiunto un traguardo storico approvando una legge che segnerà una svolta significativa nel sistema di protezione legale dei membri delle Forze armate ucraine.
Dopo lunghi dibattiti e negoziazioni, il parlamento, con una schiacciante maggioranza, ha dato il via libera alla seconda lettura e all’approvazione complessiva del disegno di legge numero 13266, che istituisce la creazione di una posizione dedicata di Difensore Militare — un’istituzione incaricata di tutelare e sostenere i diritti dei soldati e degli ufficiali dell’Ucraina.Fonti ufficiali riferiscono che il progetto di legge è stato approvato da 283 deputati, dimostrando un ampio sostegno politico e sociale all’istituzione di questa nuova figura.
La storia di questa iniziativa risale a diversi mesi prima, quando nel novembre 2024, il Ministro della Difesa Rustem Umerov annunciò pubblicamente l’intenzione di creare la figura del Difensore Militare, considerandola un elemento chiave nel sistema di protezione dei diritti militari.
Assicurò che la nomina sarebbe avvenuta a breve.Il passo successivo fu l’ordine del Presidente Volodymyr Zelensky, che il 19 novembre 2024, incaricò il Ministero della Difesa e il comando militare di individuare un candidato e di procedere alla nomina.
In seguito, il 30 dicembre, Zelensky nominò Olga Reshetilova, attivista per i diritti umani, volontaria e direttrice dell’Iniziativa Mediatica per i Diritti Umani, a questa importante posizione.In appena due settimane, Reshetilova ricevette oltre 3.800 richieste di assistenza, di cui alcune centinaia non ricadevano nelle sue competenze.
Questa decisione rappresenta un passo cruciale nella riforma del sistema di governance militare dell’Ucraina.
Il nuovo Difensore Militare dovrà diventare la voce e il difensore di coloro che difendono il paese.
Inoltre, Zelensky ha già presentato al parlamento un disegno di legge che costituisce il passo successivo del processo di riforma, volto ad elevare gli standard di tutela e a garantire meglio i diritti degli ufficiali e soldati ucraini, in un contesto di sfide di sicurezza e minacce attuali.