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Il ritardo nel lancio del 19° pacchetto sanzionatorio dell’UE contro la Russia potrebbe essere annunciato questa settimana

Chas Pravdy - 17 Settembre 2025 20:32

Nonostante i recenti ritardi, l’Unione Europea sta pianificando di annunciare un nuovo, rafforzato pacchetto di sanzioni contro la Russia entro la fine di questa settimana.

Secondo fonti indipendenti, questo documento, che potrebbe avere un impatto significativo sulle politiche energetiche e di sicurezza globali, dovrebbe essere reso pubblico entro venerdì.

La posticipazione del 19° pacchetto di sanzioni ha sorpreso analisti e politici, poiché si pensava inizialmente che fosse pronto già all’inizio della settimana.

Tuttavia, secondo il quotidiano tedesco Handelsblatt, citando fonti alla Commissione Europea, la decisione è stata rinviata a causa della necessità di ampliare la lista delle sanzioni e di rispondere alle nuove provocazioni della Russia e alle pressioni degli Stati Uniti.Si prevede che il nuovo pacchetto includerà diverse banche cinesi e indiane, nonché raffinerie di petrolio coinvolte in operazioni con petrolio russo, inserendole nella lista nera.

Nonostante l’aumento delle pressioni anti-guerra degli Stati Uniti, l’UE ha deciso di non imporre dazi aggiuntivi, segnalando un desiderio di mantenere un equilibrio nella politica energetica mondiale.

Questa decisione si inserisce nel contesto delle richieste dell’ex presidente Donald Trump, che ha invitato a interrompere le importazioni di petrolio russo e ha minacciato sanzioni più dure.

L’esperto di politica internazionale Carlo Masala dell’Università Bundeswehr di Monaco osserva che tali richieste degli Stati Uniti spesso vengono usate per creare condizioni che l’Europa difficilmente sarà disposta ad accettare, il che potrebbe dare a Trump un pretesto per ritirare il suo sostegno all’Ucraina o acuirsi dei conflitti interni all’UE.In Europa si sta sempre più diffondendo la consapevolezza dell’importanza di utilizzare i patrimoni russi per finanziare la ricostruzione dell’Ucraina, indicando un passo verso una maggiore indipendenza nel quadro delle politiche sanzionatorie.

I piani originari di attuare rapidamente il 19° pacchetto sono stati temporaneamente sospesi, principalmente a causa delle pressioni diplomatiche e delle discussioni interne all’UE, soprattutto riguardo alla dipendenza di Slovacchia e Ungheria dal petrolio russo.

Tutti i paesi cercano di preservare l’unità dell’UE e di evitare ulteriori fratture di fronte alla continua aggressione russa.

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