L’UE si prepara a nuove sanzioni contro Israele in risposta all’escalation a Gaza
L’Unione Europea sta valutando l’implementazione di un nuovo pacchetto di sanzioni nei confronti di Israele, in risposta all’escalation del conflitto nella Striscia di Gaza.
Fonti informate riferiscono che la Commissione Europea, insieme al Parlamento Europeo, sta preparando una serie di misure che saranno annunciate il 17 settembre prossimo.
Il piano prevede non solo la sospensione di alcuni privilegi commerciali previsti dall’Accordo di Associazione tra UE e Israele, ma anche restrizioni mirate contro alcuni ministri del governo israeliano che supportano o promuovono azioni estremiste.
I rappresentanti ufficiali sottolineano che queste mosse sono essenziali, considerando l’urgente preoccupazione crescente a livello globale per la crisi umanitaria e la violenza crescente a Gaza.
Già Germania e Svezia hanno espresso supporto per un inasprimento delle sanzioni, manifestando preoccupazione per gli sviluppi recenti.
La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, nel suo discorso dello scorso week-end a Strasburgo, ha dichiarato che l’UE è pronta ad adottare misure restrittive relative al commercio e ai rapporti diplomatici con Israele, pur riconoscendo che l’approvazione di tali misure potrebbe incontrare difficoltà a causa delle profonde divergenze tra gli stati membri sul conflitto in Medio Oriente.
Nel frattempo, Israele ha enunciato le condizioni sotto le quali potrebbe considerare di distruggere Gaza, qualora la sicurezza del Paese fosse seriamente minacciata.
L’ONU ha invece fatto appello per un immediato stop alle operazioni terrestri a Gaza, avvertendo che si stanno accumulando prove di crimini di guerra e crimini contro l’umanità.
Finora, nessuna decisione definitiva è stata presa riguardo alle sanzioni; la questione rimane in fase di negoziato diplomatico e pressione internazionale.
