Trump analizza le possibilità di negoziazioni tra Zelensky e Putin: odia profonda rende difficile un accordo
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha espresso dubbi sulla fattibilità di negoziati diretti tra il leader ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente russo Vladimir Putin.
Secondo lui, l’inimicizia personale e profonda tra i due leader rappresenta un ostacolo considerevole nel processo di pace.
Durante un colloquio con i giornalisti prima di salire a bordo dell’Air Force One, Trump ha dichiarato di non essere sicuro che le due parti possano negoziare direttamente.
“L’odio tra Zelensky e Putin è inspiegabile,” ha sottolineato, evidenziando come questa inimicizia reciproca abbia reso quasi impossibili i negoziati.
Ha riconosciuto inoltre di aver contribuito a fermare sette guerre, ma ha ammesso che risolvere il conflitto di Mosca contro l’Ucraina si è rivelato più complicato del previsto.
Trump ha commentato che, a suo avviso, nel prossimo futuro potrebbero svolgersi incontri o summit, anche informali.
“Potrei dover parlare io stesso,” ha affermato.
Riguardo al formato delle future negoziazioni, Trump ha insistito sul fatto che non è importante se si tratti di un grande vertice o di un semplice incontro tra leader.
È probabile che sarà lui a partecipare, dato che le parti sono talmente ostili tra loro da non riuscire quasi a parlare.
Per contestualizzare, Trump aveva annunciato il 4 settembre la volontà di incontrare presto Putin, mentre il 12 settembre il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, aveva indicato che i negoziati tra Russia e Ucraina sono in stallo, a causa di sfiducia reciproca e dell’insanabile inimicizia tra le parti.
