Kostенко invita i giovani ucraini di 18-22 anni a rimanere nel paese per sostenere l’economia e la difesa
La 21ª riunione annuale della Strategia Europea di Yalta (YES), tenutasi a Kiev, ha rappresentato un importante palco di confronto per affrontare temi cruciali legati alla sicurezza nazionale e allo sviluppo dell’Ucraina.
Tra i principali relatori c’era Roman Kostенко, segretario del Comitato della Verkhovna Rada per la sicurezza nazionale, che ha sottolineato il ruolo fondamentale dei giovani maschi di età compresa tra 18 e 22 anni per il futuro del paese.
Secondo lui, questi giovani potrebbero contribuire non solo alla stabilità economica, ma anche costituire una riserva umana per l’esercito, aspetto di grande importanza in un contesto di sfide militari attuali.«Questi giovani hanno il potenziale di rafforzare la stabilità economia e migliorare la capacità di difesa del nostro stato.
Potrebbero diventare sergenti e ufficiali che difenderanno la nostra nazione in futuro.
Invece di inviarli all’estero o trascurare il loro sviluppo, bisogna concentrare gli sforzi sulla loro formazione già da ora», ha affermato Kostенко.
Ha anche criticato la decisione di consentire a questi giovani di attraversare il confine, ritenendola ingiusta, poiché molti avevano firmato contratti con la speranza di poter emigrare dopo aver prestato servizio.
«La giustizia di tali decisioni è discutibile.
Le persone che hanno firmato contratti con l’obiettivo di lasciare il paese successivamente si trovano ora di fronte a restrizioni inaspettate.
Questa situazione richiede una rivalutazione e cambiamenti», ha concluso.Inoltre, secondo un media polacco, RMF24, l’autorizzazione concessa agli uomini di 18-22 anni di attraversare la frontiera ha provocato un aumento significativo del loro ingresso in Polonia.
Tra il 28 agosto e il 3 settembre, più di 6100 giovani ucraini di questa fascia di età sono entrati in Polonia attraverso i punti di frontiera nella regione dei Sudeti, con circa 1000 ingressi in più rispetto alla settimana precedente.
Sebbene il fenomeno non sia ancora di massa, le autorità di frontiera non registrano ancora uno sminuimento massiccio di giovani in cerca di accordi all’estero.In generale, la situazione ha acceso un dibattito sul coinvolgimento delle giovani generazioni nella difesa nazionale e sul ruolo dell’economia, evidenziando la necessità per le autorità di riconsiderare le politiche di mobilitazione e le opportunità di uscita per i giovani ucraini.
