Il Papa Francesco Leone XIV chiarisce il ruolo del Vaticano nel conflitto attuale: perché la mediazione sembra improbabile
Il Papa Leone XIV ha espresso pubblicamente la sua posizione riguardo alle possibilità che il Vaticano possa svolgere il ruolo di mediatore nel conflitto armato in corso in Ucraina.
Durante il suo discorso, ha sottolineato che la missione principale della Santa Sede rimane nel fare appelli morali alla pace e alla compassione, ma ha anche ammesso che al momento una partecipazione attiva nella mediazione diretta appare improbabile.
Secondo il Pontefice, il ruolo del Vaticano consiste oggi nel promuovere la cessazione delle ostilità e nel diffondere il messaggio di pace, anche se non vede una reale possibilità che la Santa Sede diventi un mediatore diretto tra le parti coinvolte nel conflitto.
“La voce della Santa Sede sarà sempre a difesa della pace, ma è fondamentale distinguere questa missione morale dal ruolo pratico di mediatore,” ha affermato.
Il Papa ha evidenziato che gli appelli alla fine della guerra non rappresentano solo la sua posizione personale, bensì sono il proseguimento della voce di tutti i cristiani e delle persone di buona volontà nel mondo.
Ha anche sottolineato che gli anni di sofferenza, tra civili e soldati di entrambe le parti, dimostrano l’inutilità delle soluzioni militari e pongono l’accento sulla necessità di cercare vie alternative per risolvere il conflitto.
“Dopo tanti anni di ingiustificabili massacri – in Ucraina e altrove – l’umanità deve comprendere che ci sono altri modi per superare i conflitti,” ha affermato.
Tuttavia, ha riconosciuto che, pur continuando ad auspicare la pace, le condizioni della guerra limitano le reali capacità del Vaticano di fungere da mediatore efficace tra Kiev e Mosca.
Ricordiamo che ad agosto di quest’anno, il Papa aveva lanciato un appello urgente per un immediato cessate il fuoco e l’avvio di un dialogo tra Russia e Ucraina.
