Zelensky paragona l’attacco di droni sulla Polonia all’invasione dei ‘piccoli uomini verdi’ in Crimea e chiede un rafforzamento della sicurezza
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rilasciato una dichiarazione importante, paragonando l’attacco recente di droni russi sul territorio polacco all’invasione nota dei ‘piccoli uomini verdi’ in Crimea.
Secondo le sue analisi, le traiettorie di volo dei droni, che nella notte del 10 settembre hanno oltrepassato i confini ucraini e sono atterrati in Polonia, indicano un’operazione pianificata con cura e con obiettivi precisi, piuttosto che un incidente fortuito.
Zelensky ha sottolineato il fatto che questo episodio presenta molte somiglianze con l’annessione della Crimea nel 2014, quando la Russia prese il controllo della penisola.
«Questi droni sono una versione moderna dei ‘piccoli uomini verdi’, e sembra che questa sia una sorta di prova generale per verificare la reazione della comunità internazionale e dei nostri alleati.
Alcuni rapporti dei media segnalano rivendicazioni da parte di Mosca su parti del territorio polacco, un campanello d’allarme che richiama l’attenzione del mondo intero», ha affermato il presidente.
Ha anche annunciato che l’Ucraina ha proposto ai paesi europei un programma congiunto di finanziamento e produzione di sistemi di intercettazione di droni per rafforzare la difesa.
La Polonia ha già accettato di stabilire canali di comunicazione militari per coordinare le azioni e condividere informazioni.
Zelensky ha rivelato che il presidente polacco, Andrzej Duda, ha ricevuto garanzie di ulteriori truppe da inviare come supporto.
Le autorità militari di entrambi i paesi stanno attualmente discutendo aspetti tecnici per migliorare la collaborazione e proteggersi da minacce future.
