Sikorski commenta sulla posizione della NATO riguardo alla neutralizzazione di droni e missili russi sopra l’Ucraina: un punto di vista ufficiale
Il Ministro degli Esteri polacco, Radosław Sikorski, ha espresso il suo punto di vista sulla politica attuale della NATO in risposta agli ultimi attacchi russi con droni e missili sul territorio ucraino.
Durante una conferenza stampa il 10 settembre, ha sottolineato che fino ad ora l’alleanza non ha adottato decisioni concrete riguardo alla possibilità di intercettare i droni e i missili russi che attraversano lo spazio aereo ucraino.
Ciò indica che la NATO rimane in una posizione di cauta neutralità, evitando di partecipare ufficialmente alle operazioni militari in Ucraina, pur continuando a sostenere Kyiv nella lotta per la sovranità e l’integrità territoriale.Secondo Sikorski, le forze militari ucraine hanno ripetutamente chiesto ai loro alleati di aumentare l’assistenza militare, in particolare attraverso sistemi di difesa aerea e supporto aereo.
Il ministro degli Affari Esteri ucraino, Andriy Sybiha, in una chiamata successiva nello stesso giorno, ha ribadito la necessità di intensificare gli sforzi della NATO per aiutare le forze ucraine a neutralizzare le minacce che compromettono sia la sicurezza dell’Ucraina che quella dell’intera alleanza.Uno degli aspetti discussi riguarda gli obiettivi probabili degli attacchi di droni russi, soprattutto vicino ai confini polacchi.
Sikorski ha ipotizzato che tali attacchi mirino a destabilizzare la regione e ad aumentare le tensioni tra i Paesi vicini.
Ha anche sottolineato che i piloti polacchi sono soggetti a rigide restrizioni operative, in particolare per garantire la sicurezza dei civili a terra, e non possono agire sopra territori stranieri senza ordini chiari.L’ottimismo circa le capacità di risposta della NATO e dell’Ucraina rimane alto, anche se finora nessuna decisione ufficiale è stata presa riguardo all’intercettazione di droni russi nello spazio aereo dei Paesi membri.
Sikorski ha ribadito che la preservazione della sovranità e della sicurezza della regione rimane una priorità, mentre i Paesi continuano la lotta contro l’aggressione russa.